Fano. Mea promuove il corso granata:: "Siamo una famiglia e si vede»

Il centrocampista: "Il gruppo ha dimostrato grande unità. Conta non solo il risultato. ma anche l’atteggiamento". .

di Redazione Sport
8 gennaio 2025
Tommaso Mea, scuola Alma, ma con esperienze anche nelle giovanili di San Marino e Rimini

Tommaso Mea, scuola Alma, ma con esperienze anche nelle giovanili di San Marino e Rimini

Tommaso Mea, classe 1998, centrocampista cresciuto nelle giovanili dell’Alma, con qualche esperienza importante nelle Berretti del San Marino e Rimini, è sceso in Terza categoria ma si ritiene soddisfatto della scelta compiuta. "Nonostante si tratti di un gruppo molto eterogeneo, sia dal punto di vista dell’età che delle esperienze che vanta ognuno di noi, - dice il centrocampista fanese - in poco tempo abbiamo costruito una vera famiglia, per merito della versatilità di tutti i membri del gruppo, dello staff e della dirigenza, e questo, oltre ai risultati, può rendere soddisfatto ognuno di noi. Poi a livello personale dico credo che non si sia mai troppo soddisfatti perché si vuole sempre pretendere di più da se stessi".

Con i suoi 26 anni Mea fa parte di quei calciatori che "hanno ormai una certa età" rispetto al nugolo di ragazzi che compone l’altra metà della rosa, ma non si fa troppi problemi per questo. "Penso che questo sia un gruppo unito e molto intelligente, aver creato un gruppo partendo da zero e composto da un grande eterogeneità di elementi non è semplice, ma l’intelligenza e la professionalità di tutti, hanno permesso che questo gruppo diventasse una famiglia veramente unita". Il Fano ha iniziato bene il 2025, rifilando un 6-0 all’Olimpia Falconara e proseguendo nella scia delle vittorie consecutive, arrivando a quota 12 su 12 gare. C’è però un avversario, rispetto a tutti gli altri di minor caratura, che non molla ed è il Real Metauro che il Fano incontrerà nell’ultima giornata dell’andata a fine gennaio. Tommaso Mea non ne fa però una questione di sfida "C’è stato un ottimo inizio, da parte di varie squadre, tra cui il Real Metauro. Oltre al risultato, ma l’intensità che riusciamo a mantenere durante nei 95 minuti e gli errori che riusciamo a limare ogni partita. Per questo credo che quello che serve di più è la concentrazione, e la determinazione di ogni singolo di limare le proprie prestazioni".

sil. cla.

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