Finalmente il Ravenna. E il Piacenza si arrende

Lordkipanidze, autore di una doppietta, e Lo Bosco firmano il tris. Si vede già la mano di Marchionni, che ha modificato alcuni assetti.

di Redazione Sport
31 ottobre 2024
Finalmente il Ravenna. E il Piacenza si arrende

David Lordkipanidze esulta dopo il suo secondo gol, quello che ha chiuso definitivamente i conti. C’era grande attesa per la prima uscita dei giallorossi dopo l’esonero di Mauro Antonioli

Ravenna

3

Piacenza

0

RAVENNA (5-3-2): Fresia; Milan, Onofri, Esposito, Agnelli, Rrapaj (46’ st Calandrini); Lordkipanidze (45’ st Mandorlini), Rossetti, Biagi (25’ st D’Orsi); Lo Bosco (36’ st Mauthe), Manuzzi (29’ st Di Renzo). A disp.: Galassi, Guida, Crosariol, Drapelli. All.: Marchionni.

PIACENZA (3-4-3): Franzini; Del Dotto, Somma, Soliero (10’ st Ruiz Giraldo); Napoletano (23’ st Arginit), Grieco, Bachini (10’ st Menicone), Iob; Mauri (40’ st Doria), Recino, Iocolano (21’ st Andreoli). All.: Cascione.

Arbitro: Colelli di Ostia Lido

Reti: 22’ Lordkipanidze, 9’ st Lo Bosco, 20’ Lordkipanidze.

Note – Spettatori 3.000. Rec.: 1’ e 5’. Angoli 2-6. Ammoniti: Bachini, Agnelli, Grieco, Onofri. Al 32’ st espulso Agnelli.

Il Ravena, finalmente. Due aggiustamenti tattici, un ripassino sul carattere e tanta grinta. Servirà forse qualcosa di più, ma intanto lo scontro diretto di ieri sera al Benelli col Piacenza finisce 3-0, e la mano di mister Marchionni è già evidente dopo appena due allenamenti ‘veri’.

I giallorossi giocano coi risultati delle avversarie già acquisiti nel pomeriggio e dunque sapendo di dover vincere per non perdere terreno dalla capolista Tau Altopascio. Mister Marchionni non cambia modulo, ma solo qualche protagonista. Di Renzo, D’Orsi e Venturini sono i sacrificati. Rrapaj va a fare il terzino; Rossetti è il play basso, mentre di punta c’è Manuzzi, con Lo Bosco in assistenza. Inizialmente è una partita a scacchi, perché il 3-4-3 del Piacenza dovrebbe, in teoria, generare superiorità numerica a centrocampo e maggiori alternative in attacco. Nella pratica però sono i padroni di casa a dominare con gli esterni Rrapaj e Milan, e con un gioco più ‘totale’, marchio di fabbrica del nuovo tecnico, che porta alla conclusione anche i mediani.

E infatti... Al 22’ il Ravenna passa in vantaggio. Rrapaj decide che è ora di affondare i colpi e si costruisce un sinistro dal limite che colpisce il palo alla sinistra di Franzini. La palla resta in gioco. Rrapaj la rimette dentro con un cross dalla sinistra, su cui si avventa di testa Lordkipanidze per la deviazione vincente. Il Piacenza accusa il colpo e il dominio giallorosso è schiacciante. Al rientro dagli spogliatoi, il Ravenna è ancora padrone del campo. E il raddoppio (9’) non tarda. C’è un Rrapaj che svetta su tutti. Il suo cross dalla sinistra trova la sponda di Lordkipanidze per l’assist che Lo Bosco non può fallire col destro a giro. Al 13’ Menicone grazia Fresia, uscito in maniera avventata, ma l’estremo giallorosso si rifà un minuto dopo con un miracolo su Mauri. È il destro di Lordkipanidze dal limite (sull’assist di Lo Bosco, che lavora un pallone splendido a centrocampo) a far scendere il sipario. Dal 32’ il Ravenna resta in 10 per l’espulsione di Agnelli, ma il Piacenza è letteralmente annientato.

Roberto Romin

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