Folgore, pari beffa con Sangiuliano. Sfuma la terza vittoria consecutiva
Calcio Serie D, distacco di 6 punti dalla vetta della classifica. E il presidente Criscitiello si fa espellere
CARATE BRIANZA
di Roberto Sanvito
Visto così, lo si definirebbe un punto che serve a poco a entrambe perché la Folgore Caratese cercava la terza vittoria di fila che l’avrebbe proiettata verso le alte sfere della classifica mentre il Sangiuliano voleva rimediare a una partenza falsa e soprattutto ai tre gol interni rimediati l’altra domenica dalla Varesina.
Finisce in parità come in Coppa Italia e la Folgore resta lì a metà strada (ma già a -6 dalla vetta occupata proprio dalla Varesina, vittoriosa ieri col Fanfulla), più giù ancora il Sangiuliano che però ha il merito di reagire a un primo tempo, quello di ieri, notevolmente insufficiente, schiacciato nella propria metà campo dalla pressione dei padroni di casa. Le presenze nell’area avversaria dei milanesi nei primi 45 minuti si contano sulle dita di una mano, il pallino ce l’ha sempre la formazione di Carobbio che concretizza già dopo un quarto d’ora col solito Cocola ma è pregevole la costruzione del gol che parte dal quarto di sinistra della difesa Mazzone, che percorre la fascia e mette un bel pallone al centro sul quale il 77 azzurro colpisce quel tanto che basta per superare Libertazzi, rimasto un po’ a metà strada. Cercare Cocola a sinistra è un po’ il leit-motiv del primo tempo. Come al 27’, Rebaudo ha poi tutto il tempo di controllare e calciare forte ma Libertazzi c’è. E ancora al 30’, break di Arpino che smista a sinistra da Cocola, poi Rosa in area murato provvidenzialmente da un difensore gialloverde. La sensazione è che l’1-0 non premi a sufficienza l’esuberanza dei padroni di casa anche perché nella ripresa la musica cambia. Un paio di cambi e qualche accorgimento tattico e il Sangiuliano è un’altra squadra. Mettiamoci, probabilmente, pure un calo dei padroni di casa, ma la cosa certa è che viene fuori un gran bel secondo tempo, combattuto, giocato a viso aperto e con tante occasioni. E tanto legno a partire dal 19’, gran incornata di Cogliati e pallone che si stampa sulla traversa, palla in gioco e Lupano da fuori scalda i guantoni di Salvalaggio. Che nulla può una decina di minuti più tardi sempre su Cogliati che si mette in proprio, corre 20 metri di campo accentrandosi e col destro in diagonale insacca.
Al 33’ “sassata“ di Catania, Salvalaggio c’è. Al 39’ è vincente la deviazione sottoporta di Vassallo, ma la bandierina è alzata. Finale clamoroso. Al 39’ Forchignone si inserisce bene e colpisce la traversa (con probabile deviazione di Libertazzi non vista). Al 43’ ultimo fuoco d’artificio, gran punizione da 25 metri ancora di Catania e terzo montante del pomeriggio per un 1-1 tutt’altro che noioso…
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