Forlì, 6 gol di Campagna. E non vuole fermarsi: "Non ho esultato, ma che carica dai tifosi"

Il centrocampista è ex capitano della Sammaurese: "Avrei corso verso la curva, poi mi sono fermato. Bello però un pubblico numeroso"

di MARCO LOMBARDI
7 gennaio 2025
Francesco Campagna in azione al ‘Macrelli’: «I giallorossi mi hanno rilanciato»

Francesco Campagna in azione al ‘Macrelli’: «I giallorossi mi hanno rilanciato»

Un Forlì settebellezze si è regalato una… ‘Happyfania’. Il sacco di San Mauro – prima volta del Galletto al ‘Macrelli’, almeno a livello di serie D – è infatti valso alla capolista tre punti d’oro, la settima vittoria consecutiva in campionato e un pieno di entusiasmo. A spianare la strada al blitz biancorosso è stato un lampo di Francesco Campagna, spietato ex, all’alba del primo tempo.

Campagna, al nono tentativo il Forlì è riuscito nell’impresa di espugnare San Mauro. Che sia un segno premonitore?

"Una vittoria importantissima, in primis per aver esorcizzato un tabù che pesava ai tifosi forlivesi e poi per aver iniziato l’anno col piede giusto, vincendo su un campo tradizionalmente difficile. Sì, speriamo sia di buon auspicio…".

Il suo gol a freddo ha agevolato il compito della squadra.

"Ha incanalato la gara sui binari a noi più congeniali. Siamo partiti forte, come ci aveva chiesto il mister, infatti dopo 5’ eravamo già in vantaggio, e non abbiamo mai sofferto. Una bella iniezione di fiducia, perché la prima partita dopo la sosta è sempre un’incognita".

Ha portato a 6 il bottino personale di reti: l’obiettivo è la doppia cifra?

"Sì, sarebbe un traguardo importante. La priorità, però, è l’obiettivo di squadra, perché vincere un campionato non ha prezzo".

Dopo il gol, ha scelto di non esultare.

"Stavo correndo sotto la curva, però poi mi sono fermato perché a San Mauro, sebbene sia rimasto solo un anno, ho vissuto emozioni indelebili. La salvezza ottenuta là vale più di un campionato vinto perchè di quella squadra ero il capitano. Alla Sammaurese devo tanto: mi ha rilanciato, per cui non me la sono sentita di esultare".

Nella ripresa ci ha messo la testa, ma il portiere le ha negato la doppietta.

"Pozzer ha avuto un 70% di meriti, ma io avrei potuto fare meglio angolando di più la palla o facendola sbattere a terra".

Vince il Forlì, ma le dirette concorrenti per la promozione non mollano: chi teme di più?

"È un campionato molto avvincente, perché tre squadre raccolte in tre punti sono sinonimo di grande equilibrio. Certo, il Ravenna ha un organico molto importante, con 2-3 giocatori per ruolo di assoluto livello, quindi sulla carta è leggermente favorito. Noi però siamo altrettanto forti e diremo la nostra fino alla fine. Lo stesso Tau sta facendo molto bene e anche la Pistoiese ha cominciato a correre. Nessuno molla".

Intanto si assiste a un risveglio della tifoseria biancorossa.

"Sapevo che il tifo non era più quello di una volta, tanto che il mister a inizio stagione ci aveva chiesto di riaccendere l’entusiasmo. Forlì è una piazza importantissima per la serie D, ma merita di tornare tra i professionisti. Godere del sostegno dei nostri tifosi ci trasmette tanta carica e vedere tutta quella gente a San Mauro è stato bello".

Ora all’orizzonte c’è uno United Riccione in picchiata, apparentemente privo di argomenti per contrastarvi.

"Ci sono voci di crisi. Noi però dobbiamo solo pensare al campo, quale che sia l’avversario, e vincere".

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