Forlì, a Sasso Marconi non distrarti: "Altra battaglia, ma siamo carichi"

Alle 15 insidiosa trasferta e mister Miramari rilancia: "Dopo il derby nessun segnale di appagamento"

di MARCO LOMBARDI
30 marzo 2025
Stavolta davanti potrebbe partire Trombetta, invertendo la staffetta con Petrelli

Stavolta davanti potrebbe partire Trombetta, invertendo la staffetta con Petrelli

Parafrasando un antico adagio, vola basso e schiva il... Sasso (Marconi). Smaltita l’euforia post-derby, si torna a fare sul serio: il Forlì capolista riempie lo zaino di buone intenzioni e muove alla volta del Bolognese – stadio ‘Giacomo Carbonchi’, fischio d’inizio alle ore 15 – per superare la prova del nove. Vietato rallentare, qui si fa la storia: nel mirino la sinfonia n. 12 (da trasferta) e il record di sempre dei successi di fila, fermo a 8.

"Ci aspetta l’ennesima partita difficile di un campionato nel quale il livello è talmente equilibrato che basta poco per lasciare punti per strada", attacca Alessandro Miramari. Che mette a fuoco il Sasso Marconi: "È una squadra propensa a giocare a calcio, quindi mi aspetto una gara abbastanza aperta. Certo, loro saranno motivati per cercare di raggiungere l’obiettivo che si sono prefissati, ma anche noi abbiamo il nostro. Speriamo sia una bella partita".

Di sicuro la sfida si presenta infida e scivolosa, sebbene il Sasso sia stato alleggerito, nel mercato invernale, del suo giocatore di maggior talento: quel Serigne Deme, virtuosa ala senegalese classe ’05 che all’andata mise a dura prova la testuggine difensiva biancorossa, passato alla Juve Next Gen. "Un under di grandissima qualità. Difficile da sostituire. Con lui in campo era come giocare senza una ‘quota’". Non solo, perché "il Sasso ha perso anche l’allenatore in seconda, oltre a un elemento importante, che conosco bene, come Cudini". Epperò, "se sei figlio di due giocatori, significa che hai altri problemi…".

Il vate felsineo nega, poi, che il Forlì possa "adagiarsi sugli allori", dopo l’affermazione nel derbyssimo contro il Ravenna secondo della classe, e si professa "abbastanza confidente, giacchè la squadra si è allenata bene, preparando la partita nella maniera giusta. Senza mostrare segnali di appagamento".

Capitolo formazione: Miramari deve rinunciare a Lilli (squalificato), Graziani ("è ancora claudicante, ne avrà almeno per un paio di settimane") e Colombo (distorsione al ginocchio con possibile interessamento dei legamenti); in dubbio, ma non tra gli indisponibili, l’acciaccato Farinelli; tutti abili e arruolati gli altri.

Quiz rebbio centrale del tridente, potrebbe essere scoccata l’ora di Trombetta dal 1’: "Il suo impiego è un’opzione plausibile – spiega il tecnico biancorosso – perché sta dimostrando di meritare la maglia. Fermo restando che il valore di Petrelli non si discute. Ho la fortuna di disporre di un parco giocatori importante e può capitare che una volta giochi l’uno piuttosto che l’altro. Sono scelte che noi, inteso come staff tecnico, viviamo in maniera molto serena". Al ‘Carbonchi’ fischierà Enrico Eremitaggio della sezione di Ancona, coadiuvato dagli assistenti Alessandro Ceci di Frosinone e Francesco Colucci di Padova.

Il probabile 11 (4-3-3): Martelli; Mandrelli, Sbardella, Saporetti, Falasca; Campagna, Menarini, Gaiola; Macrì, Trombetta, Farinelli.

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