Forlì, appuntamento con la storia: "Il record di vittorie? Sarebbe bello"
Al Morgagni (14.30) la pericolante Zenith Prato e mister Miramari va a caccia del record: 9 successi di fila

Elia Petrelli, capocannoniere biancorosso, guiderà la squadra all’attacco del record
La storia siamo noi. Eguagliato il record di 8 vittorie consecutive appannaggio dello squadrone di Attilio Bardi che, nell’anno di grazia 2011-12, fece l’impresa conquistando la promozione in Lega Pro – Seconda Divisione, il Forlì si è messo in testa di suonare anche la nona sinfonia. Alessandro Miramari già pregusta l’ingresso trionfale nel pantheon biancorosso, pur conscio che prima i suoi dovranno sbarazzarsi di una Zenith Prato indisposta a farsi calpestare come uno zerbino oggi (ore 14.30) al ‘Morgagni’.
"Siamo focalizzati sul campionato, ma è chiaro che ci garberebbe parecchio appartenere in maniera indelebile alla storia del Forlì Calcio. Sarebbe una doppia soddisfazione", scandisce il tecnico felsineo. Che poi torna sulla prova non brillantissima offerta sette giorni fa contro i baby-resti dello United Riccione, sebbene regolati 3-0: "Potevamo far meglio, ne siamo consapevoli, ma come potrei lamentarmi di una squadra che ha inanellato 8 vittorie di fila con almeno due gol di scarto? È un qualcosa di clamoroso. Può capitare di non esprimere la prestazione migliore...".
In settimana hanno tenuto banco le esternazioni dell’allenatore biancorosso rilasciate al termine della gara, allorquando ebbe a lamentare il presunto trattamento di favore riservato al Ravenna dalla classe arbitrale. Nella fattispecie un rigore grande come la piramide di Cheope non concesso alla Sammaurese al 95’, ultimo di una serie di "aiutini". "Se le ripeterei? Sì, perché ho semplicemente risposto a una domanda, spiegando il perché abbiamo solo un punto di vantaggio sulla seconda. Ci sono immagini eloquenti, sotto gli occhi di tutti".
Il presente però si chiama Zenith. La seconda compagnia calciante di Prato è reduce dal grave scacco interno ad opera del Titano (0-2) e naviga nei marosi della zona playout, ma tenterà di fare le pulci alla capolista. "Mi aspetto una squadra organizzata – già all’andata sapeva cosa fare –, con un pizzico di qualità in più in termini di consapevolezza della categoria piuttosto che di giocatori", l’investitura di Miramari. Che ritrova Martelli, Campagna e Farinelli, tutti al rientro dalla squalifica, ma deve rinunciare a capitan Gaiola a sua volta appiedato dal giudice sportivo. Quiz Macrì (più no che sì), ergo confermato Lombardi. Mentre Trombetta si ritaglierà uno spazio a gara in corso: "Sta migliorando, ma viene da un infortunio importante per cui va centellinato", evidenzia l’uomo di Bologna.
Quanto al mercato, Miramari si dichiara "soddisfatto della rosa", ma non chiude la porta a nuovi innesti: "Stiamo verificando eventuali opportunità, compatibilmente con l’economia globale di un club che non vuole fare follie. Non siamo obbligati ad intervenire...". Dirigerà l’incontro Bruno Spina della sezione di Barletta (assistenti Roberto Presotto e Omar Bignucolo, entrambi di Pordenone).
Il probabile 11 (4-3-3): Martelli; Mandrelli, Sbardella, Saporetti, Graziani; Campagna, Menarini, Rossi; Lombardi, Petrelli, Farinelli.
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