Forlì, assalto al Piacenza in crisi: "Loro comunque forti, bella sfida"

Big match al Morgagni (14.30) col mirino sul primo posto. Mister Miramari: "Dobbiamo chiuderli subito"

di MARCO LOMBARDI
1 dicembre 2024
Il tecnico biancorosso Alessandro Miramari: oggi recupera Saporetti e Farinelli

Il tecnico biancorosso Alessandro Miramari: oggi recupera Saporetti e Farinelli

Nel mondo alla rovescia del calcio italiano può accadere che una nobile decaduta, accreditata per cannibalizzare il campionato, si ritrovi dopo 13 giornate a brancolare nel ventre molle della classifica, e viceversa una outsider, snobbata da pifferai e trombettieri di quarta serie, veleggi spavalda a ridosso della capolista. Questa la copertina di Forlì-Piacenza, in onda oggi (ora 14.30) sugli schermi del ‘Morgagni’. Romagnoli per ballare coi lupi e incollarsi alla vetta; emiliani per spennare i galletti e rilanciarsi.

"Affrontiamo una squadra costruita per vincere, probabilmente la più forte del lotto, stante una rosa infarcita di giocatori di grandissimo spessore, ma che vive innegabilmente un momento molto difficile. Certo, abbiamo il vantaggio di incontrare un avversario ferito, ma che, d’altro canto, vorrà dare una sterzata al suo campionato", scandisce Alessandro Miramari. Già, perché il Piacenza sarà pure in crisi, ma ha talmente tanta qualità che può tirarsi fuori dai guai in qualsiasi momento. In settimana, oltretutto, è rientrato nel ‘branco’ anche il ‘mago’ Stefano D’Agostino (10 gol e 14 assist nella passata stagione coi lupi), che ha risolto il suo contratto con la Nocerina.

"Sappiamo che sarà una partita complicata, contro quella che a inizio stagione era la favorita numero uno – insiste il vate bolognese –, ma noi abbiamo necessità di continuare a fare risultato". Il Forlì cercherà subito di inclinare il piano gara dalla propria parte, conscio che non sarà facile perché "la qualità del Piacenza potrebbe consentir loro di soffiarci il dominio del gioco. Noi comunque proveremo a schiacciarli nella loro metà campo per realizzare quanti più gol possibili", spiega Miramari. Che ci scherza su: "Per me la partita perfetta è 5-4, così tutti si divertono e vanno a casa contenti". Con buona pace di Annibale Frossi, leggendario bomber occhialuto dell’Ambrosiana Inter nonché trascinatore dell’Italia alla vittoria delle Olimpiadi del ’36, il quale considerava, invece, lo 0-0 il risultato perfetto, in quanto nessuna squadra aveva commesso errori.

Capitolo formazione. Miramari gioisce per il rientro di Saporetti, che "sarà della partita" (Drudi indiziato alla panchina), e Farinelli, mentre Rossi è sulla via del recupero. Quanto a Lilli, Masini e Merlonghi, "hanno iniziato il percorso di progressione di campo e a breve contiamo di averli a disposizione". Ergo, "la situazione non è rosea, epperò migliore rispetto alle precedenti settimane".

Pillole di mercato. Il Forlì è sulle tracce del terzino destro, classe ‘06, Antonio Napoletano, in forza proprio al Piacenza, mentre è sfumato l’esterno offensivo italo-albanese Asan Mata, accasatosi alla Cittadella: "Qualche rinforzo di qualità l’ho chiesto – chiosa Miramari –, perché ci troviamo a competere con società che hanno investito in maniera importante". Al ‘Morgagni’ fischierà Francesco Aloise della sezione di Voghera (assistenti Zanichelli e Cappelletti).

Il probabile 11 (4-3-3): Martelli; Mandrelli, Sbardella, Saporetti, Visani; Campagna, Menarini, Gaiola; Farinelli, Petrelli, Macrì.

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