Forlì, dopo il ko reazione cercasi: "Siamo bravi? Bene, dimostriamolo"
In casa del Corticella (14.30) mister Miramari sprona i suoi: "Rialziamo la testa, consapevoli dei nostri mezzi"

Alessandro Miramari, al Forlì dopo. tre splendide annate proprio con il Corticella
Contro il Corticella per un nuovo inizio. Riparte da Bologna (Comunale ‘Biavati’, ore 14.30) la caccia del Forlì alla terza lettera dell’alfabeto. Mister Miramari gioca in casa, guida la nutrita pattuglia degli ex di turno – di cui fanno parte anche Martelli, Menarini, Farinelli e Trombetta; Manara sull’altra sponda – e ha affidato ai propri adepti l’incarico di spazzolare i tre punti. Anche perché c’è da riscattare un harakiri che brucia ancora, quello contro la Zenith Prato insospettabilmente corsara al ‘Morgagni’ non più tardi di una settimana fa, costato al Galletto l’aggancio in vetta alla classifica da parte di Ravenna e Tau.
"Un passo falso che ci servirà da insegnamento. Non basta pensare di essere bravi, bisogna dimostrarlo coi fatti. Ora rialziamo la testa e ripartiamo consapevoli dei nostri mezzi, giacchè siamo comunque in lotta per il campionato", attacca Miramari. Che torna sui trascorsi al Corticella: "Abito da quelle parti e per me e il mio staff quello rimane un posto speciale, dove abbiamo compiuto un bellissimo percorso. Però in campo ognuno proverà a portare a casa i tre punti. Finita la partita, tutto tornerà come prima". Il tecnico felsineo non teme contraccolpi psicologici dopo lo scivolone casalingo ("la squadra ha sempre reagito a tutte le avversità, interne ed esterne") e non condivide l’assunto secondo cui i punti in questa fase della stagione avrebbero un peso specifico superiore: "Parafrasando il basket, non esiste un tiro da... cinque". Ad ogni modo "serviranno almeno 75 punti se vogliamo competere per la vittoria finale".
Il Corticella? Risucchiato dal San Marino nelle spire della zona playout – in cui si arrabatta anche il ‘sudoku’ United Riccione, che in settimana ha silurato mister Cortellini e affidato la guida tecnica al carneade Mauro Borioni, una vita spesa sulle panchine di Seconda e Terza Categoria – cerca un raggio di sole per squarciare i nuvoloni e vendicare quella gelida... manita dell’andata. "Eccetto qualche innesto, ha sostanzialmente mantenuto la stessa ossatura e acquisito un’identità", spiega Miramari. Che aggiunge: "Verranno a prenderci per cercare di inibirci il palleggio, ma così facendo finiranno per esporsi". Quanto al terreno di gioco, annunciato in pessime condizioni, il tecnico non usa mezzi termini: "Lo dicevo già l’anno scorso alla mia presidentessa, cui sono molto legato: è un disastro, campo impresentabile".
Capitolo formazione: ‘problemi’ di abbondanza per il vate bolognese che, tolto Saporetti fermato dal giudice sportivo, ha tutti a disposizione, ma non fornisce appigli e confessa di nutrire "tantissimi dubbi". Azzardiamo Drudi centrale difensivo, con capitan Gaiola, al rientro dalla squalifica, preferito a Rossi nella cerniera di centrocampo; prima chiamata per il baby zebrato Firman. Dirigerà l’incontro Vincenzo Hamza Riahi della sezione di Lovere (assistenti Lovecchio e Laurieri).
Il probabile 11 (4-3-3): Martelli; Mandrelli, Drudi, Sbardella, Graziani; Campagna, Menarini, Gaiola; Lombardi, Petrelli, Farinelli.
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