Forlì, ecco il derby di Miramari: "Ok i sentimenti ma si deve vincere"

Al Morgagni (ore 15) Il tecnico sfida quel Corticella alla cui guida ha stupito. Tre punti per il secondo posto

di MARCO LOMBARDI -
29 settembre 2024
Forlì, ecco il derby di Miramari: "Ok i sentimenti ma si deve vincere"

Alessandro Miramari, ingaggiato dal Forlì dopo le splendide stagioni al Corticella

Sòrbole, che domenica. È il giorno di Forlì-Corticella (‘Morgagni’, ore 15), non una partita qualsiasi per Alessandro Miramari che, scontata la squalifica, sarà regolarmente al proprio posto in panchina. Cuore in subbuglio per il tecnico del Galletto, di fronte per la prima volta da avversario alla squadra con cui ha scritto pagine memorabili (2 playoff, di cui uno vinto, in serie D), guadagnandosi riconoscenza imperitura e un posto in prima fila nell’iconografia del club bolognese.

"Sarà un match particolare per me – scandisce Miramari –, ma anche per i miei collaboratori Filippo Ceglia e Antonio Ciaccia, in quanto tutti veniamo dal Corticella. Là abbiamo trascorso tre anni bellissimi, però poi, come succede sempre nella vita, si fanno scelte diverse. Sentimenti a parte, ora abbiamo in testa solo il Forlì. In palio ci sono tre punti importanti, che proveremo a fare nostri".

I biancorossi, infatti, vogliono ‘dichiararsi’, ergo vanno a caccia del terzo indizio, dopo quelli raccolti a Cattolica e Sesto Fiorentino, per costituire una prova granitica e inconfutabile delle proprie ambizioni di vertice. Sfida nella sfida al ‘Morgagni’: il calcio champagne di Miramari alla prova di quello pane e mortadella di Nesi, la cui truppa dovrà giocoforza ricorrere a generose dosi di garra charrùa per attutire il divario tecnico.

"Sarà una partita difficile e combattuta – ammonisce il tecnico felsineo – perché, conoscendo il loro allenatore, verranno qui per cercare di imbrigliarci. Noi però abbiamo le carte in regola per vincere". In settimana Miramari si è presentato all’allenamento indossando la maglia del Brasile per significare che "il calcio è gioia" e che "dobbiamo trovare la maniera di divertirci in campo, ferma restando la doverosa professionalità". Come dire, no a un Forlì "triste". Ma nemmeno ‘tristo’.

Capitolo formazione: con la sola eccezione di Drudi ("Siamo nella fase finale del percorso di recupero"), gli altri stanno tutti bene e sono abili e arruolati, compreso Visani, al rientro dopo un turno di stop. Il vate biancorosso naviga nell’abbondanza ("Mi compiaccio"), ma non spoilera nulla. Probabile, comunque, che la squadra non si discosti troppo da quella che ha espugnato Sesto Fiorentino battendo 0-3 la Zenith Prato. Infine getta l’amo: "Vedo un grande seguito nel basket… Ecco, ci piacerebbe riuscire a intercettare questi tifosi, facendoli innamorare del Forlì Calcio, per riempire anche lo stadio. C’è bisogno di alimentare l’entusiasmo e lo spettacolo è il propellente ideale". Al ‘Morgagni’ fischierà Antonio Bissolo della sezione di Legnago, coadiuvato dagli assistenti Axel Mastroianni di Mantova e Usman Ghani Arshad di Bergamo.

Il probabile 11 (4-3-3): Martelli; Masini, Sbardella, Saporetti, Visani; Campagna, Menarini, Gaiola; Farinelli, Merlonghi, Macrì.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su