Forlì, la sfida dell’ex Farinelli: "Corticella, se faccio gol esulto"

Domenica arriva la squadra in cui l’esterno d’attacco si è rilanciato: "Devo sbloccarmi, magari stavolta"

di MARCO LOMBARDI -
26 settembre 2024
Forlì, la sfida dell’ex Farinelli: "Corticella, se faccio gol esulto"

Nicola Farinelli, 23 anni, ravennate, qui in azione nello 0-0 con la Sammaurese al debutto al Morgagni. Nel Corticella una stagione e mezza con alto rendimento

Nicola Farinelli è uno degli anelli di congiunzione della sfida dei ‘due mondi’ tra Forlì e Corticella, di fronte domenica al ‘Morgagni’. Il 23enne esterno offensivo ravennate in forza da quest’anno al Galletto non nasconde una certa emozione al pensiero di affrontare la squadra di cui ha vestito la maglia per 49 volte – spalmate su una stagione e mezza e condite da 7 gol più 8 assist –, vincendo anche un playoff, ma giura che in campo non avrà tempo per i sentimentalismi. Sì, perché il presente è a tinte serene e l’assalto alla vetta, distante solo due tiri di schioppo, non tollera distrazioni né cali di tensione.

Farinelli, che significato ha per lei la partita col Corticella?

"Un significato speciale perché al Corticella mi sono rilanciato, dopo sei mesi con il Lentigione nei quali avevo giocato poco. È grazie a quell’esperienza proficua se ho avuto l’opportunità di approdare a Forlì".

Come state vivendo, voi ex giocatori biancazzurri e mister Miramari, l’attesa che precede la gara coi bolognesi?

"Come viviamo in realtà tutte le altre partite, consci che non sarà facile e che loro daranno tutto per strappare un risultato positivo. Ma noi non saremo da meno".

Sente ancora qualcuno dei suoi ex compagni?

"Sì, tanti dei ragazzi dell’anno scorso, coi quali si era creato un grande gruppo di amici oltre che una squadra molto forte".

Crede che il Corticella proverà ad imitare la Sammaurese, uscita indenne dal ‘Morgagni’ arroccandosi in difesa, o accetterà al contrario la sfida a viso aperto?

"Non avendo mai avuto mister Nesi, non so che tattica utilizzeranno. Di sicuro però verranno qui per fare la loro partita con tanta umiltà, voglia e determinazione".

Sulla carta il pronostico pende tutto dalla vostra parte, anche se il Corticella arriva comunque dalla vittoria 2-0 sul San Marino.

"Ne siamo consapevoli e abbiamo già le idee chiare sul da farsi".

Nel caso in cui dovesse segnare alla sua ex squadra, esulterebbe?

"Certo, e non lo riterrei un gesto irrispettoso. Il gol ancora non è arrivato ma sento che arriverà presto. Magari domenica sarà la volta buona...".

È corretto etichettare Forlì e Corticella come ‘due mondi diversi’?

"Sì, fermo restando che ogni realtà è distinta dalle altre per tanti fattori: storia, blasone, bacino d’utenza, obiettivi e pressioni. Che a Forlì sono ovviamente maggiori. Ma questo è fisiologico. Al Corticella eravamo una outsider, il Forlì invece parte sempre con obiettivi chiari e ambiziosi".

Nelle gerarchie degli addetti ai lavori, Ravenna e Piacenza restano le più autorevoli candidate alla promozione: il Forlì potrebbe essere l’’underdog’ che spiazza tutti?

"Credo sia una definizione riduttiva e ingenerosa.. Noi non ci sentiamo inferiori, non vogliamo precluderci nulla e proveremo fino in fondo a essere competitivi per il primo posto".

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