Forlì, la voglia di rivalsa di Miramari: "Contento di esserci. Partita dura"

Al ‘Morgagni’ (ore 14.30) la sorpresa Sasso Marconi. Il mister rientra dalla lunga squalifica e ritrova Macrì

di MARCO LOMBARDI
17 novembre 2024
Forlì, la voglia di rivalsa di Miramari: "Contento di esserci. Partita dura"

Un’incursione di Farinelli: oggi, nel probabile tridente, lui con Okitokandjo e Macrì

"Sono contento di tornare in panchina". Scontata la maxi squalifica di 4 giornate, "vissuta come un’ingiustizia, perché in sostanza non avevo fatto niente", il resiliente Alessandro Miramari si riprende il suo Forlì, uscito da Ravenna battuto dai giallorossi e dall’arbitro e ora più che mai risoluto a togliersi un Sasso(lino) Marconi dalla scarpa oggi (14.30) nel salotto verde del ‘Morgagni’. Perché, si sa, la vittoria nel calcio è la panacea di tutti i mali.

"È banale dirlo ma sarà una gara molto complicata, come tutte, perché affrontiamo quella che, insieme al Tau, è la rivelazione del campionato", scandisce il tecnico. Che aggiunge: "Questo è un girone molto equilibrato, dove le big finora hanno stentato. Adesso è ripartito forte il Ravenna e la stessa Pistoiese, domenica scorsa, ha còlto un risultato importante, mentre il Piacenza sta continuando a balbettare, sebbene sia ancora in corsa". Il calcio non è una scienza esatta e la matricola Sasso Marconi ne è la riprova. Come detto, infatti, i gialloblù sono una sorpresona grazie al ‘manico’ notevolissimo del tecnico Ivan Pedrelli. Sì perché, diciamocela tutta, nessuno avrebbe mai immaginato di trovare, dopo 11 giornate, i bolognesi appaiati a quota 19 alla Pistoiese e addirittura davanti (+5) allo strombazzatissimo Piacenza. L’anatomia del ruolino di marcia della banda Pedrelli, peraltro, evidenzia che il Sasso si esalta con le grandi e raccoglie di più lontano dal ‘Carbonchi’. "È una buona squadra, compatta, ostica e difficile da battere. Sicuramente ben allenata. Cosa temiamo? Il collettivo, impreziosito dalla qualità degli esterni offensivi Jassey e Deme", l’investitura di Miramari.

Gremita l’infermeria biancorossa. Oltre ai lungodegenti ‘storici’ (Lupattelli e Barbatosta) per i quali si renderà necessario, con ogni probabilità, il ricorso all’intervento chirurgico, l’uomo di Bologna perde un altro pezzo del puzzle: Rossi, uscito malconcio da Ravenna ("esclusa la frattura della clavicola, ma contusione molto forte"). Indisponibili altresì Merlonghi e Masini, bloccati da noie muscolari.

Miramari può consolarsi, però, con il rientro dalla squalifica di Macrì, cui dovrebbe cedere il posto Lilli. Il riposo forzato del ‘guerriero’ è durato tre partite e Dio solo sa quanto la sua assenza si sia fatta sentire là davanti. Ipotesi falso nueve? "È un’opzione che non abbiamo mai abbandonato – afferma il vate biancorosso –, un’arma nel cassetto".

Nel mentre il Forlì ha battuto un colpo sul mercato, prelevando lo svincolato Edoardo Colombo, estremo difensore classe ‘01 della nazionale sammarinese ed ex, tra le altre, di Rimini, Cavese, Arezzo e Torres. "Il suo arrivo ci consente di completare la batteria dei portieri con un over – spiega Miramari –. L’idea non è sostituire Martelli, che sta facendo bene, ma di avere più opzioni". Al ‘Morgagni’ fischierà Marco Schmid di Rovereto (assistenti Annoni ed Eltantawy).

Il probabile 11 (4-3-3): Martelli; Mandrelli, Sbardella, Saporetti, Visani; Campagna, Menarini, Gaiola; Farinelli, Okitokandjo, Macrì.

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