Forlì, l’autocritica di Sbardella: "Tre gol subiti in 25’? È stata follia"
Il difensore centrale: "Mai così tante reti, siamo stati superficiali. Serva da lezione specie sulle palle inattive"

Luca Sbardella in campo contro la Zenith Prato, capace di negare il 9° successo consecutivo ai biancorossi rimontando dall’1-0 al 2-3 (foto Callegari)
Il giorno dopo l’harakiri (2-3) contro la Zenith Prato, il Forlì si è risvegliato col mal di testa e in nutrita compagnia. Fallito l’assalto alla nona vittoria consecutiva – sarebbe stato il record di tutti i tempi per il club biancorosso –, il Galletto è stato agganciato in vetta alla classifica da Ravenna e Tau Altopascio. E ora la parola passa inevitabilmente alla difesa.
Luca Sbardella, una doccia fredda inattesa.
"Un risultato inaspettato, visto come si era messa la partita. Fino al 62’ eravamo in vantaggio e, sebbene non sia stata la miglior versione del Forlì, non avevamo subìto nulla. Poi invece abbiamo preso tre gol, sintomo di un pizzico di superficialità".
Appunto, Miramari ha parlato di un atteggiamento superficiale che non vi ha consentito di vincere una partita in pieno controllo.
"È la fotografia corretta. Quando nel calcio dai per scontato che sia tutto facile e viene meno la concentrazione, soprattutto sulle palle inattive, alla fine paghi dazio".
La sensazione, in questa fase della stagione, è quella di un Forlì meno brillante.
"Non credo che c’entri con l’analisi della sconfitta, sebbene in alcune uscite non siamo stati il solito Forlì. Nell’arco di una stagione è impensabile mantenere sempre la stessa costanza di rendimento. Un calo è fisiologico, ci sta. E comunque abbiamo sempre meritato di vincere".
Fa specie che a incassare tre gol sia stata quella che, prima della partita, era la difesa meno battuta del campionato.
"Purtroppo siamo incorsi in 20-25 minuti di follia, perché noi tre gol non li avevamo mai subiti in campionato. E proprio questa è l’istantanea di un momento anomalo. Questo però deve insegnarci che nel calcio, quando allenti la morsa, può succedere l’imponderabile".
Classifica alla mano, resta il sapore amaro di un’occasione perduta.
"È innegabile che siamo dispiaciuti, non tanto per la classifica, perché il campionato è ancora lungo, quanto perché quella contro la Zenith era una gara alla nostra portata. Che avremmo potuto tranquillamente portare a casa. Ma niente drammi. Siamo perfettamente consapevoli che nel ritorno, diminuendo le partite, i punti diventano doppiamente importanti…".
Pistoiese in grande ascesa, -5 dal terzetto di testa: sarà lotta a quattro fino in fondo?
"Tutte stanno facendo bene, ma noi non ci curiamo di loro. Malgrado il passo falso, siamo ancora là davanti, forti di un percorso che ci siamo costruiti con costanza, impegno e pieno merito. E adesso intendiamo proseguire sulla strada tracciata, con la nostra identità".
A Corticella servirà una pronta reazione.
"La delusione per la botta subita dobbiamo trasformarla in rabbia agonistica da riversare in campo già a partire da domenica prossima. Servirà il miglior Forlì per portare via l’intera posta in palio".
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