Forlì, Merlonghi è il grande ex del derby: "Nessun rimpianto. Se segno non esulto"
L’attaccante è tornato alla Sammaurese: "Vi affronto con umiltà, dobbiamo salvarci. E voi potete davvero essere promossi"
Avversari sì, nemici mai. C’è una storia che s’intreccia in un groviglio inestricabile di ex, pronti a sfidare il loro recente passato in un derby testacoda nel quale è vietato fallire. A raccontarla è Mario Merlonghi. Il 36enne bomber romano di Monterotondo – 42 presenze, 15 gol e 10 assist col Forlì – ha detto addio al Galletto nel mercato dicembrino per accorrere al capezzale della malconcia Sammaurese (all’epoca ultimissima della classe) e domenica, scollinato il girone di andata, proverà a tarpare le ali ai biancorossi capilista.
Merlonghi, il suo addio al Forlì ha còlto tanti alla sprovvista.
"Sono stato inondato di messaggi dai tifosi, ci tengo a ringraziarli perché mi hanno fatto sentire tutto il loro affetto. Significa che ho fatto qualcosa di buono e lasciato un bel ricordo…".
Dopo l’esplosione di Petrelli, si è sentito ‘scaricato’?
"Assolutamente no. Purtroppo ho subìto un infortunio ed Elia mi ha rimpiazzato egregiamente. Oltre a essere un amico, Petrelli è anche un grande giocatore".
Col senno del poi, quel guaio muscolare rimediato nella gara con la Cittadella ha messo la parola fine alla sua esperienza forlivese. Rimpianti?
"No, perché gli infortuni fanno parte di questo sport, occorre metterli in preventivo".
Scelta coraggiosa e controcorrente quella di sposare la causa di una Sammaurese inchiodata al fondo della classifica.
"Appena mi ha chiamato il direttore generale Giorgio Tonino, non ci ho pensato due volte. E poi alla Sammaurese è difficile dire di no… Sono convinto che ci salveremo".
Domenica lei guiderà il plotone degli ex, come al solito numerosi in queste sfide: aspetterete il Forlì al varco col coltello tra i denti?
"Sarà sicuramente una partita un po’ diversa da tutte le altre per molti di noi, ciononostante l’affronteremo con tranquillità e umiltà. Abbiamo bisogno di punti per risalire la china della classifica".
Dovesse timbrare contro la sua ex squadra, si lascerebbe andare all’esultanza?
"Non mi permetterei mai. Sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi biancorossi".
Il Forlì ha i mezzi per arrivare in fondo?
"Sì, ritengo che la squadra abbia tutte le carte in regola per giocarsi il campionato fino alla fine. Oltretutto la rosa è stata ulteriormente rinforzata, a dimostrazione che la società non vuole lasciare nulla di intentato".
Domanda delle cento pistole: chi salirà in serie C?
"Difficile a dirsi… Credo però che sarà un duello estenuante tra Ravenna e Forlì: sono queste le squadre più accreditate per il salto di categoria Le altre mi sembrano un gradino inferiori e discontinue".
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