Forlì sfida Piacenza per l'undicesima vittoria consecutiva al Garilli

Il Forlì cerca l'undicesima vittoria consecutiva contro il Piacenza al Garilli, con Rossini alla guida degli emiliani.

di FRANCO PARDOLESI
12 aprile 2025
L’esultanza dei biancorossi nella partita d’andata finita in goleada: 6-1 (Callegari)

L’esultanza dei biancorossi nella partita d’andata finita in goleada: 6-1 (Callegari)

Un avversario di blasone per centrare un obiettivo importante. Domani, con inizio alle 15, il Forlì tenta di portare a casa l’undicesima vittoria consecutiva. allo stadio Leonardo Garilli, il terreno di gioco del Piacenza, nobile decaduta con un pedigree di otto campionati in serie A, tra il 1993 e il 2003, e anche un successo nel torneo Anglo-Italiano.

Partita tra le favoritissime del girone, assieme alla Pistoiese, al Ravenna e allo stesso Forlì, la squadra emiliana è stata la prima tra le pronosticate a sfilarsi dal gruppo di testa. Un destino che la folle andatura dei biancorossi ha poi provocato, con il passare delle giornate, prima anche alla Pistoiese e poi allo stesso Ravenna.

Tra le grandi deluse del campionato il Piacenza è quello che occupa il piazzamento più basso in classifica. La squadra emiliana, infatti, con soli 35 punti, vanta solo due lunghezze di vantaggio sulla zona playout. Domenica scorsa il Piacenza ha portato a casa un 2-2, in rimonta, dalla trasferta di Imola; un pareggio che ha portato a sei i risultati utili che hanno puntellato la classifica dei biancorossi, incamerati dalla squadra nelle ultime sette giornate nelle quali sono arrivate le vittorie con Sasso Marconi e Tuttocuoio e quattro pareggi, tra i quali il risultato ad occhiali nella gara interna col Ravenna, a fronte di un’unica sconfitta patita, in casa, per mano della Pistoiese (0-1).

Sulla panchina del Piacenza è ritornato, dallo scorso dicembre, Stefano Rossini, tecnico abbonato al 4-3-3, dopo gli esoneri di Carmine Parlato e Simone Bentivoglio. Il rendimento della squadra emiliana nei match in casa non è disprezzabile, in particolare se paragonato ai soli 11 punti strappati nelle gare in trasferta. Tre le sconfitte al Garilli con sei vittorie ed altrettanti pareggi per un totale di 24 punti che tengono, anche se con un margine ancora non certo rassicurante, la squadra fuori dalla zona pericolosa.

Partendo dal campionato 1927-28 di II Divisione, corrispondente all’attuale serie C, Forlì e Piacenza hanno condiviso 15 stagioni. Con undici successi per parte e con sette pareggi il bilancio è in perfetta parità. Nella gara d’andata Gaiola & Co. travolsero gli avversar con un tennistico 6-1 aperto dall’autorete di Silva e poi arrotondato dalla doppietta di Petrelli e dalle reti di Campagna, Macrelli e Macrì.

Ma il match Forlì-Piacenza entrato di diritto nella storia del pallone a scacchi biancorossi è quello della Coppa Italia dei grandi: il 30 agosto 1995, infatti, la squadra di serie C2 con Franco Bonavita in panchina centrò la storica vittoria sul Piacenza di serie A nei 16esimi di finale imponendosi 5-4, ai calci rigori, dopo l’1-1 dei tempi regolari. Un risultato mai registrato prima nel trofeo, che spalancò ai galletti le porte a quel Forlì-Milan diventato, poi, leggenda.

Per la sfida di domani Miramari avrà a disposizione l’intera rosa tranne lo squalificato Trombetta, come noto appiedato per tre turni dal giudice sportivo.

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