Forlì vicino alla promozione in Serie C: domenica decisiva contro Piacenza
Il Forlì potrebbe festeggiare il ritorno in Serie C già domenica, battendo il Piacenza. La matematica è dalla loro parte.

La carica del mister biancorosso Alessandro Miramari, nel 3-1 sul Tuttocuoio colto in inferiorità numerica per tutta la ripresa: per i suoi la 18ª vittoria in 19 partite
La matematica non è un’opinione e suggerisce che già domenica, espugnando Piacenza, il Forlì potrebbe festeggiare il ritorno in serie C, dopo 8 interminabili anni vissuti nella polvere dei dilettanti. Certo, è un’eventualità remota, ma nel calcio tutto è possibile, anche che il Ravenna, secondo della classe, ceda in casa dinanzi alla disperazione del fanalino di coda Fiorenzuola, renitente all’idea di sprofondare nell’abisso dell’Eccellenza, come certificato dagli ultimi due acuti consecutivi.
Meglio comunque badare al proprio orticello. Ed è una dolce attesa quella del Galletto che, laddove non avesse dovuto ingaggiare un prolungato braccio di ferro con gli acerrimi cugini, gli unici capaci di reggere (almeno fino al derby di ritorno, perso 3-2 al ‘Morgagni’) i ritmi indiavolati della banda Miramari, avrebbe archiviato il discorso promozione con congruo anticipo.
Per rendere meglio l’idea della faraonica cavalcata biancorossa è sufficiente comparare la situazione con gli altri gironi a 18 squadre della serie D, nei quali mancano 4 giri alla bandiera a scacchi. Ebbene, con i suoi 75 punti in cassaforte, frutto di 24 vittorie e 3 pareggi, a fronte di appena 3 ko, il Forlì non solo sarebbe ovunque capolista incontrastato, ma in un caso addirittura anche già promosso.
Avverrebbe segnatamente nel concentramento G (campano-laziale-sardo), in cui in vetta alla classifica sgomitano il Guidonia Montecelio – compagine allenata da Francesco Di Gennaro e sconfitta dal Ravenna nella finale di Coppa Italia di serie D – e la Gelbison, appaiate a quota 59.
Di più, perché nel girone E (tosco-umbro-laziale) il Livorno di Paolo Indiani, trascinato dagli intramontabili Andrea Luci (capitano) e Federico Dionisi (bomber), ha già varcato in pompa magna l’uscio della serie C con 67 punti, ovvero 8 meno del Forlì, staccando inesorabilmente la Fulgens Foligno seconda, ferma a quota 53. Quindi rispetto al Livorno il Forlì non sarebbe già in C, ma viaggia più forte persinodella squadra neopromossa.
Due primati assoluti della serie D, però, sono inarrivabili anche per questo Forlì. Innanzitutto il record di punti conquistati nella stagione regolare, in un girone a 18 squadre: lo vanta il Trapani del presidentissimo Valerio Antonini – il vulcanico patron anche della Trapani Shark, club cestistico di serie A – che, complice l’illuminata guida di mister Alfio Torrisi e la valanga di gol (18) del ‘panzer’ tedesco Oliver Kragl (149 gettoni tra A e B), l’anno scorso ha chiuso con 94 punti (media 2,76) e senza conoscere sconfitta.
Appartiene, invece, alla Sicula Leonzio il record storico di vittorie consecutive in quarta serie: 15, nella stagione 2016-17. Nemmeno l’en-plein nelle ultime quattro giornate consentirebbe al Forlì, pur reduce da una super striscia di 10 hurrà, di eguagliare gli etnei. Poco male, però, perché lo champagne è in ghiaccio: il conto alla rovescia per la C è ufficialmente partito.
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