Gli avversari Clima incandescente al ’Rigamonti’. Bisoli suona la carica: "Daremo tutto. I tifosi possono stare tranquilli»
Gli ultras entreranno allo stadio dopo 17 minuti in segno di protesta contro il presidente Cellino.
La carica di Pierpaolo Bisoli per svegliare il Brescia. Il presidente Massimo Cellino, contestatissimo dalla tifoseria biancazzurra, ha scelto di cambiare allenatore per dare una sferzata ad un ambiente a lui ormai totalmente inviso. Gli ultras questo pomeriggio in segno di protesta entreranno al "Rigamonti" soltanto al 17’ di gioco. Un minuto non casuale ma che chiama in causa e vuole mettere alla berlina proprio la grande scaramanzia di Cellino. La Carrarese in questo senso ha un precedente non beneaugurante. Già all’Arechi si trovò di fronte ad uno sciopero del tifo. Gli ultras disertarono la curva in quel caso sino al 15’ e la Salernitana segnò pochi minuti dopo il loro ingresso. In campo non entrerà proprio, invece, il nuovo tecnico che deve scontare un precedente turno di squalifica e verrà sostituito in panchina dal vice Angelini.
"Fosse per me andrei in mezzo ai tifosi a urlare le indicazioni ai giocatori – ha detto Bisoli in conferenza stampa – ma non si può fare. Ci sarà il mio secondo, ci saranno i miei collaboratori dei quali mi fido bene tra cui l’altro mio figlio. Sanno i messaggi da dare ma i giocatori sanno anche già cosa fare. Dobbiamo emozionare la nostra gente, anche con un contrasto vinto, una scivolata, una palla buttata via. Prima di tutto dovremo essere un corpo unico, dimostrare di saper lottare e soffrire. Ai tifosi non faccio appelli. Dico solo di stare tranquilli perché le mie squadre usciranno avendo dato tutto. Non sono qui a promettere spettacolo ma impegno sì. Il primo passo dobbiamo farlo noi: se i nostri tifosi, che conosco bene e so cosa ci possono dare, stanno sotto l’acqua e soffrono dobbiamo farlo anche noi".
"Promettiamo prestazioni gagliarde e toste, siamo in difetto con loro – ha concluso Bisoli –. Ho lavorato su entusiasmo e testa dando pochi concetti dentro il campo. Ci sono giocatori bravi ed evoluti che se la possono cavare anche da soli. Dico grazie anche a Maran che mi ha fatto trovare un gruppo serio. Vedo i giocatori contenti, col sorriso sulle labbra senza sentire la fatica".
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