Gli intramontabili del pallone. Ferreira Pinto, 700 volte eterno. Jeda col club degli “influencer“

Adriano Ferreira Pinto e Jeda Capucho Neves: due ex calciatori brasiliani con carriere di successo in Serie A, ora protagonisti nelle categorie minori lombarde. Un esempio di passione e dedizione che va oltre i 45 anni.

di ALESSANDRO STELLA
7 novembre 2024
Adriano Ferreira Pinto mentre riceve il premio per le 700 presenze in carriera

Adriano Ferreira Pinto mentre riceve il premio per le 700 presenze in carriera

L’amore per il pallone che va oltre i 45 anni di età. La voglia di stare in campo a costo di giocare nelle categorie minori, dopo aver calcato i palcoscenici della massima serie. La capacità di essere sempre un esempio anche quando magari gli stimoli possono calare. E infine, la scelta della Lombardia come sede del loro finale di carriera. Questi sono alcuni dei fattori che accomunano Adriano Ferreira Pinto e Jeda Capucho Neves. Brasiliani con cittadinanza italiana, nati nel 1979 e con un trascorso importante in Serie A. Curiosità ulteriore: Pinto e Jeda hanno iniziato la carriera nell’Uniao Sao Joao, società brasiliana con un passato nella massima categoria del paese, a cavallo tra il 1999 e il 2000 anno in cui giocarono insieme. Poi l’arrivo in Italia prima e in Lombardia poi, da dove non se ne sono più andati.

Ferreira Pinto, centrocampista ma all’occorrenza anche ala destra capace di unire grande corsa alla qualità di palleggio, ha iniziato a giocare in Lombardia nel 2006 con la maglia dell’Atalanta. Con la Dea cinque stagioni in A e una in B, 146 presenze e 14 gol. Dopo l’Atalanta, una breve parentesi tra Varese e Lecce. Poi nel 2014 il ritorno nell’amata Bergamo stavolta con il Ponte San Pietro, ripartendo dalla Serie D. Da undici stagioni Pinto non ha più cambiato squadra ed è diventato leader e bandiera del Ponte. Lo scorso weekend, in occasione della gara tra Ponte San Pietro e Casati Arcore, ha raggiunto 700 presenze nell’intera carriera segnando anche il gol su rigore del definitivo 1-1. "Sono felicissimo per questo traguardo, lo dedico alla mia famiglia, ai miei figli e aLle persone che mi danno forza e sostegno in questa avventura. Tra Serie A ed Eccellenza non c’è differenza per me, l’emozione è la stessa. Io rappresento questa società da 11 anni e ho il dovere ogni volta di onorare la maglia e di insegnare ai giovani che bisogna sempre dare il massimo", ha spiegato Pinto.

Jeda, classico trequartista “brasileiro“, invece in Serie A ha brillato tra Cagliari, Lecce e Novara. In Lombardia è sbarcato prima per un anno nel 2013 -in Serie C2 con la Pergolettese- e poi è tornato nel 2016 tra Serie D, Eccellenza e Promozione vestendo le maglie di Seregno, Vimercatese e Muggiò. Qui nel 2020 ha annunciato il ritiro dal calcio. Ma a maggio di quest’anno ecco il ritorno in campo con la Zeta Milano, il neonato club lombardo noto come “la squadra social“. La Zeta è un’idea dell’influencer “Zw Jackson“, che ha fondato il club decidendo di partire dalla terza categoria ma con un progetto molto ambizioso e con un budget decisamente superiore a quello delle altre compagini di categoria. Jeda, è diventato subito uomo immagine, capitano e leader assoluto della Zeta Milano, con cui ha toccato e superato le 550 presenze totali in carriera. Il brasiliano è ripartito senza problemi dalla categoria più bassa, collezionando già 5 gol in 7 gare: "Questo non è solo un esperimento social, ma un progetto serio a cui io provo a contribuire utilizzando la mia immagine per trasmettere messaggi positivi".

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