Granata, l’amarissimo scherzetto di Halloween. Menichini: "Sono deluso per due motivi"
Il ko in casa della capolista arrivato al 96’ brucia tantissimo: "Ora serve tirare fuori il meglio, trovando fiducia, spirito morale e malizia"
Le streghe di Halloween per il Pontedera sono arrivate con una notte d’anticipo. Il guaio è che si sono presentate a Pescara non con il dolcetto, ma con uno scherzetto di pessimo gusto. Come deve essere considerato il gol della sconfitta (2-1) arrivato al 96’. Anche se a favorire le due reti della capolista (imbattuta e alla 6a vittoria di fila) hanno dato un decisivo contributo altrettante ingenuità della difesa pontederese.
A fine partita Leonardo Menichini, tecnico granata, si è espresso così: "Sono rimasto deluso del risultato e dei primi venti minuti di gara, nei quali per giocare da dietro abbiamo perso palla nella nostra metà campo e regalato delle situazioni da gol al Pescara che ci pressava molto bene. Questo non deve succedere. Quando abbiamo allungato il gioco un po’ sulle punte, abbiamo saltato questa pressione degli avversari, siamo andati sugli attaccanti e siamo stati più pericolosi. Nel primo tempo abbiamo costruito 2-3 occasioni, con Pietra, con Corona di testa e con Ianesi con l’uscita del portiere locale contro un Pescara che ha fatto la partita, che è una squadra forte e merita di stare dov’è. Anche noi abbiamo fatto la nostra parte, considerando che siamo una squadra molto giovane e che ci manca a volte un po’ di qualità, mentre a volte sbagliamo nel palleggio". "Nonostante questo – ha concluso Menichini – nella ripresa eravamo riusciti a pareggiare e anche se il Pescara ha avuto la superiorità territoriale, grossi pericoli non li avevamo corsi fino a quando non è arrivato l’episodio che ci ha condannato alla sconfitta. Ora dobbiamo tirare fuori il meglio, trovando fiducia, spirito morale e malizia, che alle volte serve per portare a casa qualcosa, continuando a lavorare con entusiasmo e convinzione". Per Niccolò Pietra questa sfida resterà comunque nel suo album di ricordi belli, perché non è da tutti segnare la prima rete nei professionisti in uno stadio da serie A qual è l’Adriatico-Cornacchia.
Il centrocampista però non riesce a gioire a pieno: "C’è tanto rammarico, rabbia e delusione perché abbiamo preso gol sull’ultima palla di una gara giocata con grande grinta e determinazione. Sicuramente come qualità di gioco potevamo fare qualcosa di più nella gestione della palla, ma stiamo lavorando e piano piano miglioreremo. Sono convinto che ci riusciremo già nelle prossime partite, a cominciare da quella casalinga di domenica prossima (arriva il Milan Futuro, ndr) che dobbiamo cercare di vincere". Riccardo Ladinetti invece parte dal gol-beffa del 2-1: "Era evitabile. Ad Elia (Tantalocchi, ndr) comunque abbiamo detto di stare tranquillo, perché ci ha salvato tante altre volte, e come sbagliamo noi può succedere anche a lui. Siamo però consapevoli di aver fatto una bella partita, considerando le tante assenze e che eravamo contati (ha esordito Andrea Coviello, classe 2006, ndr). Però adesso pensiamo al Milan Futuro, che per noi è una gara più importante".
Stefano Lemmi
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