I rossoblù al lavoro dopo la sconfitta di ascoli: c’è la capolista. Gubbio, Pescara in arrivo. Corsinelli e Iaccarino out

Il Gubbio si prepara all'incontro con il Pescara, affrontando le sfide tattiche e le emergenze numeriche. Recupero di Franchini e squalifiche in vista.

di Redazione Sport
27 novembre 2024
Il Gubbio si prepara all'incontro con il Pescara, affrontando le sfide tattiche e le emergenze numeriche. Recupero di Franchini e squalifiche in vista.

Il Gubbio si prepara all'incontro con il Pescara, affrontando le sfide tattiche e le emergenze numeriche. Recupero di Franchini e squalifiche in vista.

GUBBIO – Siamo ormai a metà della settimana che avvicina il Gubbio all’incontro casalingo con la capolista Pescara. Una settimana di lavoro per continuare a lucidare gli ingranaggi di quello che, vista l’emergenza numerica attuale, sembra l’impostazione tattica migliore per i rossoblù. Nonostante la sconfitta, infatti, ad Ascoli si è visto un Gubbio che ha seguito bene la scia di quanto fatto nel match precedente con il Carpi, combinando una buona fase difensiva e di impostazione ad una proposta offensiva a volte carente di peso a centro area. Sia D’Ursi che Maisto, infatti, preferiscono abbassarsi per prendere palla e legare il gioco: nella gara di domenica, ad esempio, la manovra trovava spesso respiro sugli esterni i cui cross, però, non trovavano saltatori negli ultimi sedici metri. In questo senso diventa fondamentale il recupero a pieno ritmo di un giocatore strutturato come Franchini, che ha giocato venti minuti circa nell’ultimo incontro e avrà probabilmente più spazio contro la sua ex squadra, il Pescara. L’emergenza non si ferma agli infortunati, perché Corsinelli e Iaccarino, entrambi espulsi contro l’Ascoli, dovranno scontare rispettivamente una e due gare di squalifica. Per Iaccarino, il giudice sportivo scrive di un "calcio alla tibia sferrato senza particolare forza e senza conseguenze a carico di questi": dal replay è chiaro come il centrocampista in prestito dal Napoli non utilizzi le gambe ma dia "solo" una spinta all’avversario, che cade a terra toccandosi il volto.

Federico Minelli

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