I tiri del Pontedera? Più pericolosi. Il pari di Pineto visto con i numeri
I due attaccanti, Corona e Italeng, hanno sì perso tanti palloni, ma hanno vinto più duelli di tutti
Un pareggio che va stretto. L’1-1 di Pineto letto attraverso i numeri della partita dice questo. Il primo dato che lo evidenza è l’xG (expected gol) ossia il numero con il quale si esprime la pericolosità che produce una squadra durante i novanta minuti. Secondo il sito specializzato Sics, giovedì sera gli uomini di Agostini hanno prodotto un xG di 0,984 con una percentuale realizzativa del 9%, quelli di Cudini un xG di 0,566 con una percentuale realizzativa del 7%. E’ vero che i tiri totali scagliati dagli abruzzesi sono stati 14 e quelli dei giocatori granata 11 (numeri che comunque testimoniano una certa vivacità di gara), ma quelli del Pontedera sono stati più pericolosi. Intanto perché quelli indirizzati nello specchio della porta sono stati 6 contro i 4 del Pineto, e poi perché se Tantalocchi ha effettuato 3 parate, Tonti, portiere dei locali ne ha dovute effettuare 5, più impegnative, risultando, alla fine, l’uomo in più dei suoi.
Nel complesso i granata in termini di produzione offensiva possono mettere sul piatto 5 occasioni, 4 capitate a Italeng, tra cui il gol e una paratona di Tonti ad inizio di ripresa, e una a Pietra sul gong dei 5’ di recupero, i padroni di casa 3, tra le quali il gol di Bruzzaniti, una traversa scheggiata da Baggi (unico tiro effettuato da dentro l’area di rigore pontederese) e una conclusione da lontano ancora di Bruzzaniti. A proposito dell’attaccante del Pineto, oltre ad ammettere che il suo gol è stato un autentico capolavoro, merita segnalare che è al secondo calcio di punizione consecutivo segnato su due tentativi dopo quello alla Torres nel turno precedente. E se il derby con l’Arezzo nonostante l’esito negativo aveva mostrato una crescita rispetto alla sconfitta di Pesaro, il pareggio di Pineto, il primo in sei giornate di campionato, ha confermato questa crescita. Lo dice, ad esempio, il dato secondo il quale i due attaccanti, Corona e Italeng, hanno sì perso tanti palloni, ma hanno vinto più duelli di tutti (15 su 23 il primo, 14 su 37 il secondo), a conferma della bontà della verticalità che la squadra sta prendendo e di essere riuscita a produrre più di quanto il Pineto abbia concesso nelle gare precedenti, concedendo allo stesso tempo assai poco. Curioso il fatto che delle 9 reti subite dai granata solo 3 siano arrivate da dentro l’area di rigore: una col Sestri Levante (Conti), una a Pesaro (colpo di testa di Palomba) e una con l’Arezzo (colpo di testa di Ogunseye). Cinque invece sono arrivate da fuori area, le due a Legnago (Svidercoschi e Rossi), la seconda con la Ternana (Cianci) e le ultime da due punizioni contro la Vis Pesaro (De Paola) e appunto a Pineto (Bruzzaniti), oltre a una su rigore, la prima contro la Ternana (Cicerelli). Domani in casa contro il Campobasso dell’ex Piero Braglia sarà un altro duro test per proseguire nel cammino di crescita.
Stefano Lemmi
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