I titani traslocano al Calbi. United, ipotesi Nicoletti
San Marino e Riccione alle prese con la ricerca di una nuova casa dove giocare le gare interne nella seconda parte di campionato.

San Marino e Riccione alle prese con la ricerca di una nuova casa dove giocare le gare interne nella seconda parte di campionato.
Da settimane cercano una nuova casa e ora qualcosa sembra che stia per muoversi. Anzi, si è mossa per il San Marino che da domenica prossima, dopo aver per qualche settimana girovagato per la Romagna, da Castiglione di Ravenna a Budrio, metterà su casa allo stadio ’Calbi’ di Cattolica. Dove la squadra di mister Biagioni, da qui alla fine del campionato, giocherà tutte le proprie gare interne. Una soluzione a un problema che era diventato tale nel momento in cui il centro sportivo di Acquaviva, dove fino a dicembre i biancazzurri avevano giocato le proprie gare interne, è stato messo al tappeto dalle alluvioni dei mesi scorsi.
"Persistendo l’impossibilità di utilizzare impianti in territorio sammarinese regolarmente omologati allo svolgimento delle gare del campionato di serie D – spiegano dal club del presidente Emiliano Montanari – ci vediamo costretti a spostare la sede al di fuori dei confini della Repubblica". Esattamente allo stadio Calbi di Cattolica, fino a poche settimane fa ’casa’ dello United Riccione. Già a partire dalla gara di domenica contro il Corticella i biancazzurri prenderanno, così, confidenza con il nuovo terreno di gioco.
Regna, invece, molta più incertezza in casa United Riccione. I cancelli dello stadio ’Calbi’ ora sono definitivamente chiusi per il club del presidente Tranquilli che lì ha giocato l’ultimo match casalingo disputato. Il posto del Riccione ora spetta al San Marino. Ma alla base del trasloco dei biancazzurri della Perla Verde ci sarebbe la questione economica da saldare con il gestore dell’impianto cattolichino. Quindi, i biancazzurri ora hanno appena qualche giorno per trovare una nuova sistemazione in vista del match che la squadra di Cortellini domenica giocherà contro il Tau Altopascio.
Ieri la dirigenza dello United si è seduta a tavolino con il Riccione 1926, attuale gestore dello stadio Nicoletti di Riccione. Quello stadio che fino alla scorsa stagiore era la casa dello United che ora ci tornerebbe da affittuario. Un primo incontro che però non ha portato a quella stretta di mano che, comunque, potrebbe esserci tra oggi e domani. Anche perché il presidente Tranquilli non ha troppe alternative a disposizione. Con il rischio di non poter disputare la terza gara del girone di ritorno con conseguente sconfitta a tavolino. Insomma, in casa United la situazione non è idilliaca. E a suggerirlo non sono soltanto i risultati sul campo (tre le sconfitte consecutive).
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