Il bomber dell’Appennino. Roland Frodati si ritira

Calcio Dilettanti La decisione a 42 anni, dopo aver disputato ben 30 stagioni "Nessun rimpianto: 200 reti, cinque promozioni e altrettanti tornei della Montagna".

di DAVIDE SETTI -
20 maggio 2024
Il bomber dell’Appennino. Roland Frodati si ritira

Il bomber dell’Appennino. Roland Frodati si ritira

L’Appennino l’ha percorso in lungo e in largo a suon di gol. Dalla sua Acquaria, dove è cresciuto, passando per Montecreto, Serramazzoni, Pavullo, Polinago e Lama, dove ha segnato le ultime reti di una parabola da bomber di razza. Roland Frodati ha detto stop. A 42 anni – lo scorso 13 novembre – ha deciso di mettere le scarpette in soffitta dopo 30 stagioni. "Già un paio di volte avevo annunciato l’addio – racconta Rolly, come tutti lo chiamano – ma poi appena a giugno ci sedevamo a tavola a Lama col presidente Paride Barbieri bastavano due bicchieri di vino e la mia stagione ricominciava… Questa volta però è ufficiale. Mia moglie Daniela ha anche fatto il video da postare sui social, non si può più tornare indietro…".

Frodati ha segnato oltre 200 reti in carriera, con 5 promozioni e 5 Tornei della Montagna vinti. "Ho cominciato da piccolo a Montecreto – ricorda – passando a Pavullo per le giovanili. Poi mi sono fermato per tre, quattro anni e quando a Montecreto fecero la Terza fu Casoni a farsi regalare il mio cartellino da Tadolini. Salimmo subito in Seconda, poi passai al Serra, ma ebbi un anno terribile, sempre infortunato e non mi confermarono. Mi misi a piangere, pensavo che il calcio non fosse per me". La svolta col passaggio in Seconda a Polinago, 20 gol con Santi al timone e un altro salto di categoria. Quindi l’unico sconfinamento fuori Appennino a Maranello, da vice di bomber Dallari che poi volò in Brasile e ’Rolly’ si prese la scena con 12 reti e il salto in Eccellenza. "La società però cambiò tutto – ricorda – e decisi di seguire mister Puccini a Pavullo, furono 3 anni di Eccellenza in cui segnai poco facendo però tanti chilometri per la squadra. Poi nel 2007 il ritorno a Polinago, dove abbiamo scritto la storia". La doppia promozione dalla Prima all’Eccellenza, categoria mai conquistata dal club, e la salvezza sempre con i suoi gol (21 con mister Ladurini in Promozione), "ma soprattutto un gruppo stratosferico, con quello che considero un fratello come Davide Scarabelli, poi Balocchi, Beneventi, Cintori solo per citarne alcuni, tutti amici da quando eravamo bimbi. Per questo quando nel 2012 Davide è andato a Lama ho deciso, a 31 anni, di ricominciare dalla Seconda. Mai avrei pensato di giocare poi altri 12 campionati…". In maglia lamese ha toccato quota 100 reti lo scorso novembre, timbrando la salvezza. "Non ho rimpianti – spiega –. Ho giocato con compagni fantastici, difficile scordare gli assist di Manelli o di Tommy Barbieri (compagno della sorella, ndr), ma non posso elencare amici o allenatori, ne scorderei troppi. Dico grazie a mia moglie che mi ha sempre supportato. E al Lama: il presidente mi ha accolto come un figlio, più che una squadra ho trovato una seconda famiglia".

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