Il Carpi resiste alla febbre. E col Diavolo finisce pari
Reti inviolate e portieri spettatori al ’Cabassi’ nella sfida contro il Milan Futuro. Serpini: "Zagnoni aveva 38. All’intervallo in otto hanno chiesto di uscire".
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CARPI (4-3-1-2): Sorzi; Cecotti, Zagnoni, Panelli, Calanca (26’st Verza); Puletto (26’st Stanzani), Contiliano (33’st Nardi), Figoli; Cortesi (1’st Casarini); Saporetti (38’st Amayah), Gerbi. A disp. Pezzolato, Lorenzi, Mandelli, Visani, Mazzali, Mazzoni, Campagna. All. Serpini.
MILAN FUTURO (4-3-3): Nava; Magni, Coubis, Minotti, Bozzolan; Stalmach (44’st Malaspina), Sandri, Sala (24’st Fall); Liberali (44’st Longo), Magrassi, Sia. A disp. Pittarella, Dutu, D’Alessio, Gala, Omoregbe, Ibrahimovic. All. Bonera.
Arbitro: Cappai di Cagliari
Note: paganti 900, abbonati 470, incasso non comunicato. Ammoniti Sandri, Figoli, Nardi, Magrassi, Casarini, Coubis, Longo. Angoli 4-6. Recupero 1’pt e 4’st
di Davide Setti
CARPI
L’occasione era ghiotta, mandare a -12 una diretta rivale, approfittare dei ko di Sestri e Lucchese e mettere un altro tassello nella lunga corsa salvezza, restando ben saldi (come ora) in zona playoff.
Il Carpi avrebbe voluto anche onorare con un successo la memoria di Cesare Roberto, ricordato col lutto al braccio e 1’ di silenzio, ma con la squadra falcidiata dalla febbre è stato difficile produrre qualcosa di più di uno 0-0 col Milan Futuro. "Zagnoni ha giocato con 38 di febbre, Cortesi pure e nell’intervallo ha chiesto il cambio come lo avrebbero voluto in otto, ma purtroppo avevo solo cinque sostituzioni…", ha spiegato a fine gara mister Cristian Serpini. Non una ricerca di giustificazioni, ma l’analisi di una gara in cui il Carpi – già privo di Mandelli, Tcheuna, Forapani e Sall – ha provato ad andare oltre le difficoltà contingenti, senza riuscirci e dopo aver provato a vincerla a inizio ripresa, negli ultimi 25’ si è dovuto accontentare di non perderla, allungando a 3 la striscia utile. Per un’ora abbondante Carpi e Milan Futuro (senza i 7 ’prestati’ al Milan vero in Arabia, ma col debutto di Magrassi davanti) si sono studiate senza produrre nulla, coi biancorossi (in campo con la stessa squadra di Rimini) a fare possesso palla prolungato ma molto sterile e i rossoneri rintanati nei loro 25 metri.
Ne è uscita una gara bloccata, con le punte raramente servite e i portieri spettatori. Nei primi 45’ il più pericoloso è stato Puletto con una botta da fuori out di poco e una punizione alta, di là solo Sia ha svegliato Sorzi dal gelido pomeriggio. Meglio sicuramente la ripresa, con Casarini al debutto in mediana per il febbricitante Cortesi (Puletto avanzato trequartista). Il Carpi ha creato le due migliori occasioni, ma Contiliano davanti a Nava invece di calciare ha provato a servire Gerbi, mentre poco dopo Saporetti di testa ha sfiorato il palo. Quando poi Calanca, falciato in area non è caduto traendo in inganno l’arbitro, la gara è girata e il Milan è cresciuto. Zagnoni ha salvato il tiro a botta sicuro di Liberali, poi Stalmach dal limite ha fatto tremare la traversa, mentre le due "pezze" finali le ha messe Sorzi, prima uscendo alla disperata ai 25 metri per anticipare in scivolata Magrassi e poi dicendo di no in tuffo allo stesso ex Cittadella, nell’ultima emozione di uno 0-0 che alla fine è stato più forte anche della febbre.
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