Il cruccio del Renate. Pavanel: rifarei quei cambi

Fino a tre minuti dalla fine il Renate ha accarezzato il sogno di salire al terzo posto in classifica. A risvegliare bruscamente la squadra brianzola è stata la palla persa a centrocampo da Esposito da cui è scaturita la ripartenza avviata dalla Triestina che in due passaggi e tre tocchi ha trovato il pareggio. Nell’unica azione pericolosa creata nel secondo tempo. Un secondo tempo con il Renate impegnato esclusivamente a difendere il vantaggio di Bianchimano e la Triestina a cercare un pertugio che, senza quella "cavolata" (come l’ha definita con toni oxfordiani) Pavanel, non avrebbe mai trovato. Ora le dispute sono le seguenti: ha fatto bene il Renate a pensare solo a difendersi, o a gestire per dirla alla Pavanel? Poteva fare di più in fase offensiva? L’assenza dalla mezz’ora di una punta di ruolo che tenesse su palloni (Bianchimano ko, forse uno stiramento mentre Maletic oltre a non essere al 100%, fin qui ha deluso) alla lunga ha pesato. Pavanel non vuol sentir parlare di cambi "difensivisti" (quello al 77’ Garetto-Alcibiade) e la spiega così. "Un difensore in più? Bisognerebbe vedere anche quanti attaccanti stesse schierando in quel momento la Triestina… Ho visto il Manchester City difendere col 5-3-1 in inferiorità numerica. Non attacchiamoci a quelle cose lì, se no perdiamo di vista un po’ il tutto. Rifarei i cambi, ovvio. E poi attenzione, una sostituzione va valutata nell’ambito degli slot, del minutaggio dei giovani. Perché un conto è quello che si vuole e un altro quello che si può fare". Pavanel prosegue. "Abbiamo gestito l’1-0 con intelligenza, senza rischiare nulla fino al 42’ del secondo tempo. Normale la reazione della Triestina ma l’abbiamo resa quasi inoffensiva. Certi errori contro squadre così forti non te li puoi permettere. Resta una settimana molto positiva, siamo andati vicinissimi al delitto perfetto".

(in foto l’inoperoso portiere Fallani)