Il derby di Ogunseye. L’Arezzo ritrova il bomber

Non segnava da un mese e mezzo: la doppietta al Perugia può essere una svolta. Lunedì contro l’Entella la prova del nove per tornare a correre in campionato. .

di Redazione Sport
29 novembre 2024
Il derby di Ogunseye. L’Arezzo ritrova il bomber

Ogunseye festeggiato da Montini dopo il gol del vantaggio

di Andrea Lorentini

AREZZO

Vincere fa sempre bene. Va da sè che il 2-0 rifilato al Perugia, nel derby di Coppa Italia, e la conseguente qualificazione ai quarti di finale, è una bella iniezione di fiducia per l’Arezzo. Premesso questo, una partita non fa primavera e quindi, fuori di metafora, la gara di lunedì contro l’Entella sarà la prova del nove per capire se a livello mentale è, finalmente, scattato qualcosa dentro la squadra. Troppo volte, infatti, dopo una prestazione convincente è arrivata una battuta d’arresto. Proprio la mancanza di continuità è stata, fin qui, il tallone di Achille degli amaranto. Perciò prima di parlare di svolta, attendiamo la conferma. Di sicuro mercoledì l’approccio alla partita è stato quello giusto, così come la cattiveria e la determinazione. Il successo nel derby bis di coppa non modifica i piani della società: l’Arezzo preparerà in ritiro anche la gara contro l’Entella. Il momento resta delicato e decisivo. Tra le note positive c’è senza dubbio il ritorno al gol di Roberto Ogunseye che si è sbloccato dopo quasi un mese e mezzo di digiuno. Per lui seconda doppietta stagionale dopo quella rifilata, in campionato, alla Torres.

"C’era voglia di riscattare la figuraccia fatta in campionato dove non aveva funzionato niente di quello che avevamo preparato. Stavolta abbiamo approcciato nel modo giusto e con la giusta intensità. La vittoria in coppa deve essere un punto di partenza guardando al nostro percorso una partita alla volta - spiega il numero nove che sul ritiro dice - Lo viviamo cercando di compattarci ancora di più e cercando di lavorare con serenità consapevoli che siamo un gruppo forte". Se il rilancio del centravanti è importante, lo è altrettanto l’ormai pieno recupero di Mattia Damiani. Al Curi è rimasto in campo 80 minuti dimostrando di avere già un discreto ritmo partita. Troise ritrova un elemento fondamentale per il centrocampo, forse l’unico che per caratteristiche sa fare bene entrambe le fasi: interdizione e costruzione.

Può giocare sia da mediano che mezzala o regista all’occorrenza. Con il classe 2003 nuovamente nel motore, i giri del cavallino sono destinati a crescere. Tra le varianti decise dal tecnico amaranto nella serata di coppa c’è stato l’avanzamento di Filippo Guccione, riportato nuovamente sulla linea offensiva. Più vicino alla porta l’ex Mantova ha un’incidenza maggiore. Ha meno compito difensivi e può liberare senza troppi pensieri il suo talento. Un Guccione tutto fantasia, pronto ad accendere la manovra offensiva del Cavallino, come accaduto nella passata stagione e all’inizio di questa meritando il rinnovo di contratto.

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