Il Forlì riparte da mister Mauro Antonioli: "Qui c’è un progetto, vengo con entusiasmo"

Il successore di Martini si è presentato nel giorno del suo 55° compleanno. "Mi aspetto una reazione. Poi porterò le mie idee"

di MARCO LOMBARDI -
28 settembre 2023
Il Forlì riparte da mister Mauro Antonioli: "Qui c’è un progetto, vengo con entusiasmo"

Il Forlì riparte da mister Mauro Antonioli: "Qui c’è un progetto, vengo con entusiasmo"

"Vengo con tanto entusiasmo e tanta voglia di far bene. Con la società ci eravamo già sfiorati in passato e questo, probabilmente, era il momento giusto per il mio approdo a Forlì". Mauro Antonioli si prende la ‘patata bollente’ Forlì e lo fa nel giorno del suo 55° compleanno. È lui il nuovo allenatore del Galletto: succede a Marco Martini, silurato dopo sole tre giornate di campionato, cui paradossalmente è risultata fatale la vittoria col Certaldo.

"Il nostro obiettivo è la parte sinistra della classifica, siamo insoddisfatti dei risultati fin qui conseguiti e abbiamo deciso di voltare pagina", spiega il presidente Gianfranco Cappelli nella conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico biancorosso. Che mette subito le mani avanti: "C’è tanto da fare perché chiaramente devo conoscere la squadra e il tempo a disposizione è poco, considerato che tra quattro giorni ci aspetta una partita importantissima, come peraltro lo saranno tutte quelle di questo campionato. Quindi sotto con il lavoro per fare del mio meglio, in linea con gli obiettivi della società e in perfetta sintonia con tutte le componenti che devono remare dalla stessa parte per il bene del Forlì", prosegue Antonioli.

Il nuovo tecnico aggiunge: "Cosa mi ha spinto ad accettare questa sfida? Innanzitutto la voglia di allenare e di tornare a fare quello che mi piace. E poi ho sposato una società importante che, malgrado le critiche, investe nel calcio e guarda al futuro. Quando si trovano situazioni nelle quali poter lavorare in funzione di un progetto, credo che sia tutto di guadagnato anche per un allenatore. Detto ciò, ribadisco, vengo con tanto entusiasmo, conscio dei problemi perché quando si cambia allenatore significa che le cose non vanno per il verso giusto. Ora sta a me porre rimedio prima possibile a queste difficoltà, facendo sì che la squadra acquisisca una precisa identità e ottenga punti".

Antonioli afferma di "conoscere qualche giocatore in forza al Forlì" perché "noi allenatori ci documentiamo", inoltre "ho parlato col direttore e rivisto le partite", quindi "un’idea me la sono fatta. Mi pare che la squadra sia stata allestita con una certa logica, poi è chiaro che i giocatori vanno valutati sul campo…".

Al momento però "non intendo stravolgere tutto perché ho bisogno di conoscere a fondo i ragazzi in modo tale da trasmettere loro la mia impronta di allenatore e ottenere il massimo dal materiale umano a mia disposizione". Il tecnico milanese riferisce di aver trovato "massima disponibilità dal gruppo", dal quale si attende "una pronta reazione", come di norma accade quando si procede ad un avvicendamento in panchina: "Poi gradualmente cercherò di incidere in modo conforme alle mie idee".

Quanto al sistema di gioco, Antonioli rifugge i deliri da integralista ‘talebano’ ("non ho un modulo preferito") e confida che cercherà di "adattare il sistema di gioco alle caratteristiche dei giocatori", perché "il bravo allenatore è quello che riesce a sfruttare al meglio tutta la rosa". Del resto, "non siamo il Manchester City, che per la sua enorme qualità può imporre il proprio gioco contro chiunque". Idee chiare e pensieri dritti: "Voglio una squadra che non abbia paura di nessuno e se la giochi con tutte, nel contesto di un campionato aperto a qualsiasi scenario".

A margine della presentazione ufficiale del nuovo allenatore, ha preso la parola il ds Cristiano Protti per ribadire le ragioni del ribaltone, che, da un punto di vista suo personale, ha segnato anche la fine del sodalizio con Martini cui avevano dato vita insieme alla Sammaurese: "È stata una decisione condivisa dalla società, alla luce di una squadra che, dal Progresso in poi, è andata spegnendosi. Era difficile continuare su questa linea. Progetto incrinato? Capita a volte di rompere qualche ‘piatto’… La società è corsa ai ripari subito proprio perché non vedeva la luce nel futuro".

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