Il Renate riparte da Salò. Nerazzurri corsari a Busto
In serie C contro la Pro Patria brianzoli bravi a sfruttare l’episodio favorevole. Contro i bresciani serviranno gioco e spirito messi in campo nel secondo tempo.
Li ha utilizzati tutti e tre i centravanti a disposizione del Renate mister Foschi. Sulla scorta delle indicazioni della partita di Coppa Italia ha iniziato con la doppia punta Plescia-De Leo. Meglio il secondo del primo, ma poca sostanza in un primo tempo, quello di domenica a Busto Arsizio contro la Pro Patria, avaro di spunti da una parte e dall’altra, con i padroni di casa però un poco migliori. Poi nella ripresa, a rate, il tecnico nerazzurro ha cambiato tutto: fuori Di Nolfo e dentro Ghezzi, fuori Plescia e dentro Bocalon, e a metà tempo fuori anche De Leo (che alla fine è quello che ha giocato più di tutti) e dentro Destiny Egahrevba. Che alla quarantesima partita coi professionisti ha segnato il gol della vittoria, di testa, sul miliardesimo traversone di capitan Anghileri dalla trequarti col suo destro educato. Una soluzione che abbiamo visto davvero tante volte utilizzare dall’esterno lecchese e che in questa occasione si è rivelata più che decisiva. È stato l’episodio più volte recitato da Foschi nel commentare 90 minuti "che – ha sottolineato –, per quello che ha fatto la Pro Patria, avrebbero dovuto finire in parità. A differenza loro, siamo stati bravi a sfruttare l’episodio e poi a difenderci bene senza concedere alcunché. Mi è piaciuto lo spirito di squadra e la voglia di lottare su ogni pallone. Da qui bisogna ripartire".
Ma c’è anche cosa è piaciuto poco al tecnico nativo di Albano Laziale. "Abbiamo peccato un po’ nella costruzione di gioco", dice Foschi, riferendosi, probabilmente, alla prima frazione di gioco apparsa sotto la sufficienza. Poi, quando nella ripresa la gara si è un po’ più aperta, il Renate è venuto fuori. Ora c’è la Feralpi Salò, che all’esordio casalingo non è andata oltre uno zero a zero contro il Novara, la squadra che ha estromesso le pantere dalla Coppa Italia. Si gioca sabato alle 18 a Meda.
Intanto restano aperte le situazioni di Possenti e Procaccio, messi sul mercato praticamente da metà luglio, fuori dal progetto, ma non fuori rosa, e che il direttore sportivo Oscar Magoni sta cercando di piazzare prima del gong di domani, ultimo giorno di trattative. Probabilmente la società si aspettava di trovare più acquirenti per due giocatori che in categoria, ma magari non l’anno scorso, hanno dato spesso prova di grande affidabilità. Molte volte le ultime ore di mercato, per casi simili, si rivelano le più fruttuose. Mentre in entrata, dopo l’innesto di Siega lo scorso week-end, non dovrebbe arrivare più nulla.
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