Il Renate si arrende anche a Padova. Quinta sconfitta nelle ultime 7 uscite

Calcio Serie C, i nerazzurri reggono a lungo in casa della capolista, ma alla fine piangono per i gol sprecati

di Redazione Sport
31 ottobre 2024
Il Renate si arrende anche a Padova. Quinta sconfitta nelle ultime 7 uscite

L’attaccante del Renate Riccardo Bocalon si divora all’89° il gol 1 a 1 (. foto Peruzzetto

RENATE

di Roberto Sanvito

La strenua resistenza del Renate all’Euganeo crolla al minuto 78 quando Nobile esce a vuoto e Valente, che quasi non se l’aspetta, di testa in tuffo insacca il pallone da tre punti che lancia il suo Padova a +7 sul Vicenza condannando, invece, i nerazzurri alla quinta sconfitta nelle ultime sette uscite e a scivolare ovviamente ancora più giù in classifica. Ancora a secco le punte e questa astinenza pesa ancora di più nella sfida di ieri sera quando sia Plescia che De Leo e soprattutto Bocalon falliscono occasioni importanti per portare a casa almeno l’1-1. Più Padova che Renate nel primo tempo, ma le pantere provano a ribattere colpo su colpo, anzi, dopo 90 secondi spaccati vanno a tanto così dal vantaggio. Esce davvero di tanto così il pallone calciato da Plescia che batte in un duello in velocità Delli Carri, Fortin resta a metà strada in uscita, l’attaccante del Renate colpisce bene in diagonale, l’Euganeo silente osserva la traiettoria leggermente imprecisa e tira un sospiro di sollievo. Al 20’ a sbagliare i tempi d’uscita aerea questa volta è Nobile, lo anticipa Perrotta che colpisce di testa ma allarga troppo la mira. Al 27’ altra leggerezza in area nerazzurra, questa volta la compie Riviera, il pallone resta nelle disponibilità di Liguori che calcia a botta sicura e col supporto dei tabelloni pubblicitari dà l’illusione del gol. Renate spesso pericoloso con le conclusioni da fuori area, ma i difensori biancoscudati fanno muro. Nella ripresa i padroni di casa mettono alle strette il Renate che però tiene duro e quando può riparte. Favale al 14’ grazia i brianzoli colpendo l’esterno della rete. Non lo fa Valente, ma la complicità dell’estremo difensore nerazzurro, in serata tutt’altro che di grazia, è evidente. Dei subentrati quello più in palla è Ghezzi che a sinistra semina ripetutamente il panico. I suoi cross mettono in subbuglio la difesa meno battuta in Italia dalla A alla C, prima al 38’ quando il guantone di Fortin respinge il tiro di De Leo e al contempo anticipa Bocalon che poco dopo si divora l’1-1 di testa colpendo il palo esterno. Al 92’ opera completa con l’incornata di De Leo, l’Euganeo soffiando spinge fuori la sfera.

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