Il Rimini non va: un’altra sconfitta al Neri. La beffa nei minuti finali, passa il Pescara

Un gol di Ferraris all’85’ regala i tre punti agli abruzzesi. Per la squadra biancorossa è il secondo ko consecutivo in casa

8 settembre 2024
Il Rimini non va: un’altra sconfitta al Neri. La beffa nei minuti finali, passa il Pescara

Un momento della partita al Neri, con il Rimini in attacco; nella foto sotto Cernigoi

Rimini

0

Pescara

1

(4-3-3): Colombi; Longobardi, Gorelli, Lepri (16’ st Bellodi), Semeraro (35’ st Falbo); Megelaitis, Langella, Garetto (35’ st Piccoli); Malagrida, Cernigoi (16’ st Parigi), Cioffi (23’ st Dobrev). A disp.: Vitali, Sammarini, Falbo, Fiorini, Accursi, Lombardi, De Vitis, Ubaldi, Cinquegrano. All.: Buscè.

PESCARA (4-3-3): Plizzari (1’ st Saio); Staver, Brosco, Pellacani, Crialese; Tunjov (24’ st Lonardi), Squizzato (24’ pt Valzania), Dagasso; Bentivegna (30’ st Meazzi), Tonin (21’ st Ferraris), Cangiano. A disp.: Saio, Giannini, Vergani, Moruzzi, De Marco, Saccomanni, Mulè. All.: Baldini.

Arbitro: Giorgio Vergaro di Bari. Assistenti: Emanuele Renzullo di Torre del Greco e Thomas Storgato di Castelfranco Veneto. Quarto ufficiale: Michele Maccorin di Pordenone.

Rete: 40’ st Ferraris.

Note - Spettatori 3.981: 2.005 abbonati e 1.976 paganti (911 ospiti). Angoli 4-6. Ammoniti: Pellacani, Cangiano, Tonin, Crialese, Langella.

di Donatella Filippi

Immeritata e dolorosa. Ma ogni errore si paga a caro prezzo. Questo il Rimini dovrà impararlo in fretta. Perché non basta fare la parte del leone per 60 minuti. Non basta abbaiare senza mordere. Perché poi arriva Ferraris, all’improvviso, e dice che al ’Neri’ nel giro di una settimana sono passati tutti. Prima l’Entella, ieri sera il Pescara. Buscè rispolvera Gorelli in difesa, ma anche Longobardi. Langella si riprende la cabina di regia e Cernigoi a fare a sportellate al centro dell’attacco. La partenza del Pescara è all’attacco, ma il forcing degli abruzzesi dura un paio di minuti. Poi è il Rimini a prendere fiducia e campo. E questo evidentemente non piace a Baldini che dopo appena 20 minuti cambia due centrocampisti su tre. Ma l’inerzia resta la stessa. Malagrida sulla corsia sinistra è una furia, Cernigoi lega centrocampo e attacco a meraviglia. Tutto questo, però, non basta a mettere nei guai Plizzari. Che deve stare sull’attenti perché a rotazione gli uomini d’attacco romagnoli passano tutti nella sua zona. Ma senza trovare la zampata decisiva. La ’ruota’ delle sostituzioni prosegue, in casa Pescara, a inizio ripresa con Baldini costretto a sostituire il suo portiere Plizzari per infortunio. Dopo un quarto d’ora è tempo di cambi anche per Buscè. Che fa partire la staffetta tra ’arieti’. Fuori Cernigoi, dentro Parigi. E anche Lepri lascia, acciaccato, il posto a Bellodi. Poi Dobrev per l’infortunato Cioffi. La ripresa, tra un cambio e l’altro, stenta comunque a decollare. Il Rimini dirige meno le operazioni, crea anche meno chance. Ma non che questo lasci più campo a un Pescara che sembra il lontano parente di quello osannato nelle prime due giornate. Anche costretto dai biancorossi più a difendersi che ad attaccare. Almeno fino a quando spunta Ferraris, all’improvviso. Un colpo di testa, sul suggerimento dalla sinistra di Cangiano, che fa malissimo alla squadra di Buscè. Perché quando si costruisce tanto e si raccoglie niente non è mai una grande notizia. Questo l’allenatore del Rimini lo sa perfettamente.

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