Il ritorno del capitano goleador: "Leon, sono qui per vincere"

Calcio Eccellenza, il bomber Mattia Bonseri ha fatto il suo rientro a cinque mesi da un intervento chirurgico

di ROBERTO SANVITO
28 novembre 2024
Il ritorno del capitano goleador: "Leon, sono qui per vincere"

Mattia Bonseri, uomo simbolo della Leon, ha sempre segnato in abbondanza

Così, all’improvviso, è riapparso in campo Mattia Bonseri. Capitano, bomber, uomo simbolo e chi più ne ha più ne metta, della Leon. In una realtà di Eccellenza stiamo parlando di un ragazzo a cui i giovanissimi del settore giovanile chiedono l’autografo e (i genitori) acquistano allo store la sua maglia numero nove. La popolarità se l’è presa a suon di gol (tantissimi), leadership e soprattutto buone maniere che nel calcio sono cosa rara, oramai. È stata una domenica perfetta alla Leon Arena. Cinque reti alla capolista Mapello, campionato riaperto (o meglio, evitata la sua chiusura perché in caso di vittoria esterna i bergamaschi sarebbero andati a +12) e ritorno in campo, solo per una manciata di minuti nel recupero, a cinque mesi di distanza dall’intervento chirurgico del suo eroe. E adesso le cose cambiano veramente per il girone B.

Come sta?

"Molto bene e non vedevo l’ora di scendere in campo. È stato un percorso di riabilitazione molto lungo e soprattutto molto intenso che però mi ha permesso di bruciare le tappe. In teoria il rientro era previsto a gennaio, siamo riusciti a guadagnare un mese grazie al duro lavoro".

C’è un cronoprogramma per un suo utilizzo in campo al 100%?

"Sarà un rientro graduale, lo abbiamo concordato con lo staff tecnico e sanitario. Recupero da una situazione comunque seria. Sono già 15 giorni che mi sono aggregato al resto della squadra e da che son con loro i progressi sono stati veramente importanti".

Per uno come lei che di gare ne ha saltate pochissime in carriera, com’è stato questo periodo?

"Innanzitutto son sempre rimasto molto positivo e ottimista. L’ho detto, non vedevo l’ora di riprendere a giocare. Che è anche stata la prima cosa che ho pensato quando mi han portato fuori dalla sala operatoria. Già pregustavo la gioia dell’esordio. Che è stato molto emozionante, sono sincero. A casa mia e in un’occasione così importante. Per il resto non ho mai abbandonato i miei compagni di squadra. I primi due mesi solo palestra, poi ci sono stato sempre a partire dalla preparazione, sia durante gli allenamenti che le partite. Credo che la mia presenza sarebbe stata utile, ho cercato di dare un contributo diverso in attesa di darlo in campo".

Da fuori, che Leon ha visto? Che campionato è stato fin qui?

"In generale il giudizio è positivo. Abbiamo sbagliato solo un paio di partite. Certo, non siamo nella posizione di classifica che vorremmo. Non ci nascondiamo, vogliamo vincere il campionato. Ma stiamo continuamente a migliorare".

Oltre il Mapello, che resta prima indiscussa, chi c’è?

"Punto primo, nonostante il risultato di domenica il Mapello resta una squadra fortissima. Poi ce ne sono tante altre che possono metterci in difficoltà e penso alla Tritium, al Pontisola, Calvairate, Tribiano, ovviamente la Milanese, ma anche la Trevigliese che sta sotto ma ha un organico attrezzato".

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