Imolese, la carica del presidente Di Benedetto: "Gruppo coeso e giovane, avanti così"
Calcio serie D Il numero uno rossoblù: "Contro Forlì abbiamo giocato una gara strepitosa, peccato solo il risultato finale"

Il presidente dell’Imolese. Sandro Di Benedetto e l’allenatore Gianni D’Amore
Niente regalo sotto l’albero per l’Imolese, sconfitta nell’ultima del 2024 in casa contro la capolista Forlì. Un ko non certo meritato e anzi, per quanto creato, alla squadra di D’Amore sarebbe stato stretto anche un pareggio, ma nel calcio vince chi fa gol e allora tutti i discorsi stanno a zero. Ma lo stop contro i biancorossi di Miramari (al sesto successo in fila), il terzo al Galli dopo quelli con Tau e Ravenna, lascia all’Imolese, per l’ennesima volta quest’anno, la consapevolezza che questo gruppo se la può giocare alla pari con tutte, anche con le primissime della classe. Ed è della stessa idea anche il presidente rossoblù, Sandro Di Benedetto, che nel post-gara ha voluto elogiare i suoi ragazzi.
"Abbiamo giocato una gara strepitosa, offrendo un spettacolo bellissimo e facendo vedere cosa è l’Imolese – ha ribadito, orgoglioso delle prestazioni offerte dalla squadra non solo domenica, ma in tutto il girone d’andata –. Ci è mancato il gol e ne abbiamo subito uno viziato dalle condizioni del campo, e da un piccolo errore, ma questo è il calcio. Siamo la squadra più giovane del girone, un gruppo coeso e diretto da uno staff tecnico che sta lavorando molto bene: questa è la strada da seguire. Abbiamo tenuto non solo testa alla prima in classifica, ma anche proposto ottimo calcio". Novanta minuti e oltre equilibrati, in cui l’Imolese ha pagato a caro prezzo l’unico errore in uscita di Salgado, e venendo anche penalizzata, secondo Di Benedetto, da alcune scelte del direttore di gara.
"Purtroppo non è andata bene non solo dal punto di vista calcistico, ma anche sotto l’aspetto arbitrale, lì dove sono stati commessi dei grossi errori che penso siano stati sotto gli occhi di tutti, a partire dal brutto fallo nei confronti di Raffini. Non dovrei dirlo, ma il metro arbitrale non è stato in linea con quello che doveva essere uno scontro al vertice: ne siamo usciti penalizzati, ci dovevano essere più cartellini e si poteva lasciar correre su alcuni interventi dubbi. Con altre fischiate, sarebbe potuta venire fuori un’altra partita".
Soltanto il tempo e i prossimi risultati renderanno meno amaro l’esito di un derby che ha visto anche tanto spettacolo sugli spalti: un Galli caldo, rumoroso e colorato domenica, come non si vedeva da tempo. E il pensiero finale di Di Benedetto è rivolto proprio a tutti i tifosi rossoblù.
"I nostri tifosi, come sempre, sono stati fantastici e hanno incitato la squadra dall’inizio alla fine, per questo ci tengo ad augurare a tutti loro buone feste". Proprio al Galli si aprirà il 2025, domenica 5 gennaio, quando l’undici di Gianni D’Amore riceverà il Corticella, in piena lotta retrocessione e sconfitto all’andata al Biavati 3-2.
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