Indiani indica la rotta salvezza: "Arezzo, ti bastano quattro vittorie"
Il calendario non ammette alibi: domenica con la Recanatese è già una sfida da non fallire per il rilancio
di Andrea Lorentini
AREZZO
"La classifica è peggiorata ma per noi cambia poco: dobbiamo fare almeno 4 vittorie per centrare l’obiettivo salvezza e, viste le prestazioni, sono sicuro che l’Arezzo le farà". Firmato Paolo Indiani. Le dichiarazioni del tecnico nel post Cesena confermano come agli amaranto servano 12 punti per avere la certezza di mantenere la categoria senza passare dall’eventuale roulette degli spareggi playoff. Attualmente Settembrini e compagni sono a quota 31 e quindi, stando alle parole dell’allenatore, bisogna raggiungere la quota di 43 per evitare brutte soprese.
Nelle ultime giornate, complice un successo che manca dal blitz di Carrara, il margine sulla zona playout si è pericolosamente assottigliato: sono appena 3 le lunghezze di vantaggio sul quint’ultimo posto. Ma dove possono arrivare i punti che mancano? Premesso che fare previsioni nel calcio è sempre complicato perchè c’è il rischio di essere puntualmente smentiti, il calendario offre spunti interessanti di riflessioni. Da qui alla fine l’Arezzo avrà 7 gare in casa e 5 in trasferta e presumibilmente la salvezza passerà dal comunale dove sono in programma quasi tutti gli scontri diretti e dove anche la spinta del pubblico può fare la differenza. A cominciare da domenica prossima quando gli amaranto ospiteranno la Recanatese, in piena crisi ma che proprio nelle scorse ore ha esonerato Pagliari e affidato la panchina a Filippi per dare una scossa dopo che da novembre ad oggi i marchigiani hanno conquistato appena tre punti scivolando al terz’ultimo posto. Per l’Arezzo, contro una diretta concorrente c’è l’obbligo di tornare a vincere anche se il precedente di Olbia induce alla massima prudenza. Nel turno successivo gli amaranto andranno a far visita alla Spal, attualmente quart’ultima, ma che sta dando segnali di ripresa (vedi successo esterno nell’ultimo turno a Pescara). Sarà un’altra gara molto delicata, in uno stadio (il Mazza) nel quale anche il fattore ambientale rappresenta un ostacolo in più. Il trittico di scontri diretti termina con la gara interna contro l’Ancona che precede la trasferta di Gubbio.
Le prossime tre partite (Recanatese, Spal e Ancona) rappresentano, dunque. già uno snodo fondamentale. Uscirne bene, magari con un paio di vittorie, metterebbe gli amaranto quasi al sicuro evitando di poi di arrivare alla volata di primavera con troppa pressione addosso. In ogni caso il mese di marzo propone altri due scontri diretti da giocare in casa contro Vis Pesaro e Fermana, oltre a due gare interne consecutive: dopo la Fermana ecco la Juve Next Gen. Un doppio bonus da sfruttare al massimo che cade in mezzo alle due sfide esterne di Pineto e di Lucca. Alla terz’ultima arriverà la Torres, mentre il derby di ritorno contro il Perugia al "Curi", a 180 minuti dal termine del campionato, può rappresentare estasi o tormento a seconda se l’Arezzo sarà già salvo oppure no.
Il Cavallino chiuderà al Comunale ospitando il Sestri Levante in una partita che potrà valere tutto o forse niente, ma questo lo scopriremo solo più avanti. Tirando le somme: cinque squadre su sei che sono attualmente sotto l’Arezzo da affrontare in casa. Servirà sfruttare il fattore campo sperando di piazzare un colpaccio dove meno te lo aspetti, ma la salvezza passerà per buona parte all’ombra di San Cornelio.
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