“Persero la partita apposta”: stangata per il Montignoso Juniores, squalifiche per oltre 44 anni

Sono pesanti le pene inflitte, con l’accusa di illecito sportivo, dal Tribunale federale a 13 tesserati della società. La squadra penalizzata di otto punti e multata di 2mila euro

di Redazione Sport
12 dicembre 2024
Pallone in rete (foto di repertorio)

Pallone in rete (foto di repertorio)

Montignoso (Massa Carrara), 13 dicembre 2024 – Un totale di 44 anni e mezzo di squalifica, oltre a duemila euro di ammenda e una penalizzazione di 8 punti alla squadra Juniores. Sono pene pesantissime quelle inflitte dal Tribunale Federale a diversi membri della società Montignoso, divise fra il presidente Vitacca, il dirigente Ambrosini, un allenatore, Mori, e ben dieci calciatori dell’Under-19.

Nel comunicato ufficiale numero 41, emesso nel pomeriggio di martedì dal comitato toscano della Lega Dilettanti, è stato infatti messo nero su bianco l’accoglimento del deferimento "numero 1085 – 23/24 disposto, in data 17.10.2024, dalla Procura Federale" e le conseguenti squalifiche di 4 anni e 6 mesi per il patron dei rossoblù, Mariano Vitacca, il dirigente Luca Ambrosini, l’allenatore Enrico Mori e i cinque calciatori della Juniores Leonardo D’Avolio, Manuel Cattani, Francesco Mazzi, Bazie Diedonne Claver, Daniele Petriccioli, Giacomo Della Bona. A queste si devono aggiungere la squalifica di 1 anno per altri quattro giocatori (Alessio Landucci, Gabriele Grassi, Samuele Pierdomenici e Stefano Francesco Vita), l’ammenda da duemila euro alla società Montignoso, oltre alla penalizzazione di 8 punti alla squadra Juniores "da scontarsi nella presente Stagione sportiva".

Prosciolti, invece, Lorenzo Del Giudice, Daniel Bonni, Andrea Mosti (minore rappresentato dal padre Marco), Gianluca Volpicelli e Gabriele Rubini, tutti giocatori Under 19.

Dal quartier generale della “Renella“ non giungono commenti né in merito ad un eventuale ricorso né in merito alla situazione nel suo complesso, che si riferisce ad una presunta infrazione dalla società rossoblù nel corso della passata stagione. Quale sia questa infrazione, tuttavia, non è ancora stato reso noto dal Tribunale, che nel comunicato si è limitato ad indicare come "la motivazione del provvedimento verrà emessa nei termini previsti dalla normativa" e che "a tutti i tesserati è stata contestata la violazione dell’articolo 30, commi 1 e 6, del Codice di Giustizia Sportiva". Un articolo, il trentesimo, che si riferisce all’illecito sportivo e che nel comma 1 riporta come a costituirlo sia "il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica" mentre nel sesto comma spiega che "le sanzioni sono aggravate in caso di pluralità di illeciti ovvero se lo svolgimento o il risultato della gara è stato alterato oppure se il vantaggio in classifica è stato conseguito".

"La motivazione – si legge ancora nel comunicato della Lega – verrà emessa nei termini previsti dalla normativa", ma per il momento resta la sentenza molto pesante che scuote tutto il calcio, giovanile e non solo, di tutta la provincia.

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