La Colligiana sbaglia ma il Signa no. Tempesti-gol e biancorossi battuti

8 ottobre 2023

SIGNA 1914

1

COLLIGIANA

0

SIGNA 1914: Crisanto, Nencini S., Capochiani, Sdaigui, Tempestini, Franzoni, Tempesti P., Dallai, Tempesti L., Coppola (69’ Innocenti), Cellai (63’ Bezzini). Allenatore Scardigli.

COLLIGIANA: Chiarugi, Finetti, Donati (47’ Barontini), Pierucci, De Vitis, Manganelli, Baccani, Mussi, Polo, Marabese, Discepolo. Allenatore Chini.

Arbitro Norci di Arezzo.

Rete: 77’ Tempesti.

LASTRA A SIGNA – Alla fine esulta il Signa per la prima vittoria interna del campionato dopo le due sconfitte precedenti, ma sicuramente è una sconfitta amara e immeritata per i biancorossi della Colligiana almeno per quanto visto sul rettangolo di gioco.

La squadra valdelsana, infatti, ha fatto segnare una supremazia territoriale evidente, leggera nel primo tempo e più marcata nella ripresa, e proprio nel momento in cui stava spingendo con più decisione per cercare di sbloccare il risultato a reti inviolate, è arrivato il gol dell’abile ed opportunista bomber signese Lorenzo Tempesti che da pochi pasi ha infilato rasoterra al 32’ minuto della ripresa il pallone che significa la vittoria e i tre punti a favore dei padroni di casa.

Ironia della sorte, venti secondi prima il biancorosso Polo aveva fallito la rete facendosi respingere dal portiere Crisanto in uscita il rasoterra. Un’occasione d’oro sprecata e sull’azione di rimessa la rete decisiva dei padroni di casa, ad applicare forse la più vecchia ma sempre valida legge primaria del calcio.

Nel primo tempo un paio di buone occasione per i locali con Franzoni e Dallai, e per la Colligiana con Polo di testa e palla che picchiava sopra la traversa e con Marabese.

Nella ripresa ospiti più pericolosi con Pierucci, Marabese, De Vitis e Polo, ma dopo i gol falliti la doccia fredda con la rete subita per una sconfitta davvero immeritata come riconosciuto anche dagli avversari.

I biancorossi di mister Chini devono meditare con attenzione su quanto accaduto ieri pomeriggio sul campo di Lastra a Signa e concentrarsi da subito sulla prossima sfida.

Antonio Mannori

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