La Recanatese al lavoro. Si ricomincia da Raparo

Può essere il punto di riferimento giallorosso dopo l’addio di Sbaffo. È difficile trattenere Melchiorri, presto sarà presa una decisione.

22 giugno 2024
La Recanatese al lavoro. Si ricomincia da Raparo

La Recanatese al lavoro. Si ricomincia da Raparo

In casa Recanatese, dopo la separazione non consensuale con Alessandro Sbaffo, si fa di necessità virtù: il dispiacere resta ed è incancellabile perché gli auspici erano diversi, ma tant’è. Inutile e controproducente rincorrere ancora un calcio romantico che non c’è più da un pezzo e dunque certe sirene fanno la differenza eccome, al di là dei discorsi di prammatica, belli da sentire ma che lasciano il tempo che trovano. L’importante però è saper bene interpretare quel canto ammaliatore che, notoriamente ha pure altri risvolti ma il prode Alessandro, nella carriera, ha navigato anche in mari molto tempestosi e dunque avrà maturato, nel tempo e ne siamo certi, tutti gli anticorpi necessari.

Chiuso il discorso, se proprio occorre andare alla ricerca di "bandiere", rare oggi come le mosche bianche, allora si deve cambiare obiettivo e potremmo individuarlo in Marco Raparo considerando che tutti gli indizi portano a ritenere che potrebbe iniziare la sua settima stagione con la maglia giallorossa. Centrocampista dal rendimento ineccepibile in campo (avrà fatto i suoi errori, ci mancherebbe altro ma sempre nel contesto di un impegno massimale), il 33enne di Montegranaro è stato sempre esemplare nel comportamento nelle sacre stanze dello spogliatoio dove si è contraddistinto, se non altro, per il buon senso, merce difficile oggigiorno da trovare. Ovviamente le formalizzazioni contrattuali debbono aspettare i tempi burocratici e la modulistica relativa però sostanzialmente ci siamo e Raparo potrebbe tranquillamente avviarsi verso il notevole traguardo delle 200 presenze con una casacca che ormai è una sorta di seconda pelle. Magari da ragazzino, nella capitale della calzatura, avrà avuto modo di notare la "vita delle manovie" e dunque vuoi mettere il verde dei campi di gioco con il grigio degli opifici?

Altro tema caldo, almeno nelle discussioni della tifoseria, è quello relativo all’attaccante Federico Melchiorri, autentico colpaccio del mercato estivo dello scorso anno. La premessa che deve essere necessariamente fatta è che trattenerlo, in Serie D, è estremamente complesso nonostante la sua carta d’identità (rammentiamo che è un classe 1987). Non ci risulta, dopo vari giri d’orizzonte che ci sia la fila di squadre professionistiche che lo corteggino ma qualche lusinga gli sarà pure arrivata senza alcun dubbio. Anche su di lui si deciderà a breve, ma è molto meglio non riporre troppe speranze.

Andrea Verdolini

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