L’Ancona ha sempre le polveri bagnate. Con L’Aquila è costretto al primo pareggio
La squadra di casa si fa apprezzare, ma non riesce a trovare la via del gol nonostante molte occasioni create
Ancona
0
L’Aquila
0
(3-5-2): Bianchi 6; Boccardi 6, Codromaz 6,5, Rovinelli 6,5; Pecci 6, Useini 6, Gulinatti 6, Alluci 6,5, Marino 6 (26’ st Amadori 5); Belcastro 6 (32’ st Sare 6), Martiniello 5. A disp. Laukzemis, Bellucci, Bugari, Mazzoni, Gianelli, Savor, Azurunwa. All. Gadda 6.
L’AQUILA (3-4-1-2): Michielin 6; Mantini 6 (39’ st Aversa 6), Alessandretti 6, Brunetti 6,5; Gueli 6, Del Pinto 6,5 (35’ st Giandonato sv), Zuccherato 6 (20’ st Guidobaldi 5,5), Di Santo 6; Misuraca 5,5 (42’ st Giannini sv); Banegas 5, Belloni 5 (20’ st Keita 5,5). A disp. Negro, Pomposo, Casella, Russo. All. De Feudis 6.
Arbitro: Abou El Ella di Milano 5.
Note - Ammoniti: Del Pinto, Rovinelli, Pecci, Boccardi e Giandonato; spettatori: 2.506 compresi abbonati e tifoseria ospite, incasso 6.360 euro; recuperi: 1’ + 4’; nell’intervallo premiata la squadra di pallanuoto di serie A1 femminile della Vela Ancona.
Sulla ruota dell’Ancona esce il primo pareggio, con L’Aquila i dorici sono costretti ad accontentarsi dello 0-0 ed è un punto che sta stretto a Boccardi e compagni. Ma se l’Ancona non segna, difficile che riesca a vincere.
Meglio nel primo tempo, meno nella ripresa, la squadra di Gadda ha il merito di non andare mai in sofferenza, di provare sempre a giocare, di costruire bene la manovra a centrocampo grazie anche alla buona prova del 2006 di casa Useini.
Di fronte a una delle formazioni più accreditate del girone, ma probabilmente anch’essa in un momento non proprio brillante, l’Ancona tiene bene il campo per tutti i 90’, evidenziando però le solite lacune in fase offensiva. In quel reparto non c’è un uomo, almeno al momento, che sia in grado di buttarla dentro. E i risultati ne sono una diretta conseguenza.
Non è un caso che le due migliori occasioni capitino sui piedi di Pecci e Alluci, sicuramente tra i giocatori più in forma del periodo, ma che da soli non bastano a rimediare alle carenze offensive di una squadra che in 11 partite ha realizzato appena otto gol, di cui quattro in una sola gara.
Al Del Conero le occasioni sono tutte di marca biancorossa e arrivano a grappoli nel corso del primo tempo: dopo un quarto d’ora azione insistita di Alluci sulla sinistra che scodella dall’altra parte un pallone d’oro per Pecci, destro al volo e miracolo di Michielin.
Trascorrono i minuti e l’Ancona prende coraggio, la conclusione di Marino meriterebbe di più ma viene chiusa in angolo, quella di Martiniello sfila a lato di un soffio, quella di Rovinelli al termine di una bella sgroppata non è la scelta migliore né la miglior esecuzione. Dopo la mezz’ora Martiniello ruba palla e serve Alluci che in area, in un netto due contro uno, spreca tutto sparando fuori di destro.
È chiaro che l’Ancona meriterebbe il vantaggio, ma al rientro dopo l’intervallo è L’Aquila che alza il baricentro. Un gol annullato per gli aquilani per evidente fallo di mano, poco dopo dall’altra parte altra rete non convalidata su colpo di testa di Alluci per fuorigioco, e una conclusione strozzata di Belcastro, facile per Michielin. Poi solo noia e sostituzioni, anche se l’Ancona, almeno, ci prova sino in fondo, inutilmente.
Giuseppe Poli
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