L’Arezzo di Troise al primo esame di maturità
Domenica arriva la Ternana che concede poco e segna tanto. Sarà un avversario importante per testare la crescita degli amaranto
di Luca Amorosi
AREZZO
E adesso arriva la Ternana. Domenica, ancora al Comunale, si concluderà il trittico di partite ravvicinate che, alla vigilia, avrebbe dovuto dire molto sullo stato di salute dell’Arezzo. E così è stato: se dopo lo striminzito 1-0 contro il Legnago - che mercoledì ha subìto (addirittura) otto reti proprio contro i rossoverdi in Umbria - erano prudenza e scetticismo ad andare per la maggiore, le successive due partite in quattro giorni hanno capovolto la situazione. Gli amaranto hanno infatti ottenuto sei punti contro due compagini attrezzate e insidiose, a Pontedera fuori a casa e con il Gubbio in casa nel turno infrasettimanale, proiettandosi ai vertici del girone e mostrando segni di miglioramenti sotto tutti gli aspetti, da quello della solidità difensiva (nessun gol subìto negli ultimi tre turni) a quello mentale, passando per una manovra più fluida e un maggior numero di occasioni da gol create. Il tutto dovendo fare i conti con alcune assenze e con la fisiologica necessità di gestire minutaggio ed energie di tutti. La crescita della squadra è apparsa evidente, ma per il momento è direttamente proporzionale all’aumento del coefficiente di difficoltà delle partite da affrontare. Da un Legnago in difficoltà battuto di misura, al successo sempre di misura contro un Pontedera esperto per la categoria sppur orientato al minutaggio, arrivando un Gubbio che aveva segnato poco e subito ancora meno, con ambizioni di rilievo. Insomma sono aumentate le difficoltà e fin qui è salito anche l’Arezzo. Domenica, in questo senso, è un banco di prova molto significativo dei progressi del Cavallino. Al Comunale arriva, al termine di un trittico che ha registrato (purtroppo per Troise) anche problemi fisici per alcuni elementi, una formazione tra le favorite alla vittoria finale, che ha mantenuto una buona ossatura della rosa retrocessa dalla B ed ha vissuto un passaggio di quote che dovrebbe ridare serenità anche a livello societario.
Gli umbri segnano tanto e concedono poco (al momento quella rossoverde è la miglior difesa del girone) e in ogni ruolo hanno giocatori di prima fascia per la categoria. Servirà l’Arezzo migliore, quello intravisto per buona parte della sfida interna con il Gubbio. E non è finita qui, perché sette giorni dopo gli amaranto saranno di scena a Sassari, ospiti della Torres, altra squadra tra le più accreditate e che lo stesso direttore Cutolo ha considerato, in alcune recenti interviste, la più attrezzata del lotto. Le trasferte in Sardegna, peraltro, sono da sempre impegni molto complicati non solo per i valori in campo. Si prospettano, insomma, due scontri d’alta classifica che potranno dare delle indicazioni ancor più precise sul campionato che farà l’Arezzo e sulle ambizioni che può legittimamente nutrire.
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