L’Arezzo e il digiuno dei centravanti. Ogunseye e Gucci: serve una scossa
L’ex Cesena non segna da quattro turni, Niccolò a secco: ma Troise vuole di più anche dai trequartisti
di Andrea Lorentini
AREZZO
Quattro reti in due nelle prime 13 giornate. Troppo poco per due come loro. Tradotto: cercasi più gol dai centravanti. Roberto Ogunseye e Niccolò Gucci, numeri alla mano, sono chiamati a dare un contributo maggiore in termini realizzativi alla squadra. Ogunseye, per la verità dopo un periodo di rodaggio, complice l’approdo in amaranto solo nell’ultima settimana di mercato, sembrava aver ingrato. Quattro gol nelle prime 9 giornate e quasi tutti decisivi: rete da tre punti a Pontedera, doppietta da sballo a Sassari, ancora a bersaglio la settimana successiva nell’1-1 contro il Rimini. Dall’acuto ai romagnoli, però, invece che decollare si è fermato. Non segna da quattro partite ed è a secco da oltre 400 minuti. In particolare nelle ultime uscite le sue prestazioni sono sembrate sempre abuliche. Tanti errori in appoggio e nel gioco di sponda per il quale, invece, si era fatto apprezzare fino da subito. Lungi da noi gettare la croce addosso al numero 9, ma urge ritrovare il vero Ogunseye già dalla gara di domani contro il Milan Futuro. Troise pare intenzionato ha dargli ancora fiducia dal primo minuto, ma adesso tocca anche a lui battere un colpo importante e caricarsi sulle spalle il peso dell’attacco insieme agli altri big offensivi. Nel ballottaggio con Gucci parte favorito. Se l’ex Cesena deve riaccendersi, non sta meglio il centravanti fiorentino che è ancora fermo a quota 0. A parziale giustificazione c’è il fatto che il minutaggio e lo spazio per lui sono stati risicati. Spesso è partito dalla panchina giocando spezzoni. Nemmeno la fortuna, quest’anno sembra assisterlo troppo: rete, probabilmente valida, annullata a Sestri, e palo clamoroso nel finale contro il Rimini su torsione aerea che avrebbe regalato i tre punti. Con quei due sigilli nella casella delle rete fatte, il saldo sarebbe sostanzialmente positivo e il giudizio diverso. Le stagioni, soprattutto per gli attaccanti non sono tutti eguali, e Gucci sembra un po’ scontare lo stato di grazia dello scorso torneo quando alla fine a referto ne mise 12. Se Roberto non timbra il cartellino da un mese, Niccolò non segna addirittura dal 15 aprile, terz’ultima giornata dello scorso campionato quando andò in rete nel primo tempo nel pareggio per 1-1 contro la Torres. Troise in coppia li ha fatti giocare raramente, qualche scampolo e poco più. Eppure per caratteristiche potrebbero coesistere. Sono prime punte che amano venire incontro e dialogare con i compagni e quindi a turno potrebbero dividersi l’area di rigore e l’ultimo terzo di campo.
Addossare le responsabilità della scarsa vena realizzativa dell’Arezzo a Ogunseye e Gucci sarebbe ovviamente sbagliato, perchè il terminale offensivo è la conseguenza dell’intero gioco della squadra. Serve che i compagni li assistano meglio e con maggior frequenza, cosa che non sempre accade nei 90 minuti così come tocca a loro cercare la scossa. Entrambi hanno l’esperienza e il carattere per uscire dal momento negativo Al di là delle questioni tattiche, ritrovare i gol dei centravanti diventa fondamentale per riprendere a correre forte per restare agganciati al treno di testa e non perdere terreno dalle prime posizioni. Tra 24 ore c’è un’occasione ghiotta per dimostrare il proprio valore e allontanare le critiche. Un gol di Ogunseye o Gucci contro il Milan sarebbe il miglior sigillo per l’Arezzo per ripartire di slancio.
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