Le interviste. Agostini: "Primo tempo brutto. È colpa mia»
Il giocatore Perretta esprime soddisfazione per la vittoria, sottolineando il carattere della squadra. L'allenatore Agostini critica l'approccio del primo tempo, ma apprezza la reazione nella ripresa. Sottolinea la necessità di migliorare l'atteggiamento.
Il primo a presentarsi nella sala stampa del Sandrini a fine partita è Gabriele Perretta, che segna pochi gol ma tutti pesanti, come questo del 2-3. "Sapevamo che avremmo sofferto e nel primo tempo siamo andati in difficoltà andando sotto di due reti. Poi il gol del 2-1 ci ha rimesso in partita e siamo riusciti a ribaltare un 2-0 fuori casa che non era facile. Nella ripresa, nonostante l’espulsione di un avversario, va detto che la partita si era già messa nel senso giusto a nostro favore". Il debutto per quanto riguarda il risultato è stato pienamente soddisfacente, ma è chiaro che c’è ancora lavoro da fare. "Ci vuole ancora tempo e pazienza – prosegue Perretta – e tutti noi sappiamo che dobbiamo fare un po’ di più, ma il carattere c’è. Per quanto mi riguarda, segnare gol al 90’ è sempre un’emozione incredibile. Personalmente sono contento per aver regalato tre punti alla squadra, ma complessivamente come squadra speriamo di migliorare ancora".
Non sorride affatto invece l’allenatore Alessandro Agostini nonostante la rimonta e la vittoria di carattere. E il tecnico granata spiega il perché: "Gran parte del primo tempo è stato brutto. Non sono affatto contento dell’approccio che abbiamo avuto alla partita, ma è colpa mia. Stavolta abbiamo recuperato, ma non sempre questo può succedere. Il Legnago è entrato in campo dimostrando di avere più fame di noi, e questo non va bene. Degli avversari mi aspettavo che fossero questo tipo di squadra, che giocava sulle palle lunghe, che teneva palloni e che ci poteva mettere in difficoltà, come poi è stato nel primo tempo". "Nella ripresa invece – conclude Agostini – la mia squadra è cambiata come atteggiamento, ed era così che doveva essere. Noi dobbiamo migliorare come approccio, e questo è importante riuscire a farlo, al di là del risultato. Ripeto: sembrava che non avessimo fame e questo va evitato. Per il resto, già dopo Avellino avevo detto che questi ragazzi non mollano mai e anche a Legnago lo hanno dimostrato".
Stefano Lemmi
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