Le pagelle. Lepri colpevole, Megelaitis impalpabile. Si salva De Vitis

L'Entella non riesce a brillare contro il Carpi, con alcuni giocatori che faticano a imporsi. De Vitis si distingue in difesa, mentre altri mostrano fragilità. Cioffi non riesce a ripetere la buona prestazione di Carpi.

1 settembre 2024
Lepri colpevole, Megelaitis impalpabile. Si salva De Vitis

Linas Megelaitis in azione in mezzo al campo

Colombi 6. Ci mette i guanti quando può. Gli attaccanti dell’Entella non sono quelli del Carpi. Puniscono. Quasi sempre. Lui si supera in un paio di occasioni su Tiritiello, per il resto è costretto a guardare.

Cinquegrano 5. A tutti i mezzi per dettare legge, ma in realtà si notano più le fragilità che lo strapotere fisico.

De Vitis 6. Gli occhi sono tutti puntati su di lui. Perché deve essere l’uomo in più della difesa nei pensieri biancorossi. Nessun inciampo imperdonabile, ma nemmeno la solidità attesa. (10’ st Gorelli 6. L’Entella si accontenta e si respira. Non c’è troppo da sudare).

Lepri 5. Recidivo. Guarda troppo da lontano Castelli sul gol del pari dei liguri, proprio come aveva fatto al debutto seguendo solo con lo sguardo Gerbi.

Semeraro 5,5. Generoso come sempre, ma anche disarmato sulle discese di Bariti capace di gestire le discese per fare malissimo.

Megelaitis 5,5. Tocca tanti palloni ma è difficile notarne l’impronta quando passa.

Fiorini 5. Gara complicata la sua a dirigere le operazioni in quel centrocampo che ha sempre vita complicatissima. (10’ st Garetto 5,5. Chiamato a dare quel brio mancato sin lì, non trova mai lo spunto giusto).

Langella 6. Il pallone solo da spingere dentro regalato a Ubaldi è l’unica invenzione in una notte che si chiude con troppi errori. E tutti banali.

Malagrida 6. Parte con il piede sull’acceleratore e fa male. Poi perde lo spunto, e la fiducia e anche la lucidità.

Ubaldi 6. Invitato al gol è lì, ad aspettare il primo centro stagionale. Ma gli altri 56 minuti in campo sono di sofferenza vera, sempre di spalle alla porta. Non nel suo habitat.

Cioffi 5. Non riesce a bissare la prova convincente di Carpi sbattendo sempre sui difensori avversari (che non sono quelli del Carpi).

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