Lecco, iscrizione alla serie B appesa a un filo. Il ricorso e le prossime mosse del club per evitare l’esclusione

Il sì della prefettura di Padova sarebbe arrivato ma fuori tempo massimo. Di Nunno pronto a giocarsi il tutto per tutto ma il sogno della cadetteria ritrovata dopo 50 anni rischia di sfumare a soli tre giorni dall’impresa della squadra di Foschi

di ANDREA MORLEO -
21 giugno 2023
Il presidente Paolo Di Nunno festeggia con Luciano Foschi e i tifosi la promozione in serie B

Il presidente Paolo Di Nunno festeggia con Luciano Foschi e i tifosi la promozione in serie B

Lecco, 21 giugno 2023 – Il sogno della serie B conquistata dopo 50 anni rischia di sfumare sul più bello per il Lecco e i suoi tifosi. A nemmeno 72 ore dall’impresa firmata nella doppia finale contro il Foggia da Luciano Foschi e i suoi ragazzi al Rigamonti-Ceppi la città e i suoi tifosi si sono risvegliati oggi con l’incubo di perdere la cadetteria per la questione stadio.

La squadra festeggia la promozione in serie B allo stadio Rigamonti-Ceppi
La squadra festeggia la promozione in serie B allo stadio Rigamonti-Ceppi

Corsa contro il tempo 

Nell’iscrizione inviata alla Figc il club avrebbe chiesto di giocare allo stadio Euganeo le prime partite in casa di campionato (in attesa della ristrutturazione del Rigamonti-Ceppi secondo le normative previste dalla Lega di serie B) senza avere il sì del prefetto di Padova.

Il Lecco, dunque, avrebbe dovuto presentare una documentazione di lavori che adeguassero l'impianto ai parametri richiesti o in alternativa indicare un secondo campo sul quale giocare, ma nessuna delle due specifiche sarebbe arrivata entro la mezzanotte di ieri e pertanto, a termini di regolamento, l’iscrizione stessa risulta incompleta. Il club sarebbe a posto con fidejussioni ma rimane aperta la questione stadio, che però potrebbe essere sanata con un ricorso. Il termine ultimo per il completamento organici in serie B resta inderogabilmente il 7 luglio prossimo.

Il ricorso

Il Lecco farà ricorso puntando sul merito sportivo, sostenendo di aver avuto pochissimo tempo per trovare uno stadio alternativo. In punta di diritto, il ricorso verterà sul fatto che i playoff di serie C sono cominciati con 10 giorni di ritardo rispetto al previsto per cause non imputabili allo stesso club.

La vicenda riguarda il caso del Siena, che aveva fatto ricorso per la prima penalizzazione di due punti inflitti dal Tribunale Federale Nazionale inflitti dal Tribunale Federale Nazionale per il mancato versamento delle ritenute Irpef relative al periodo novembre 2021-agosto 2022 e alla mensilità di ottobre 2021.

Va ricordato, ad esempio, che il Catanzaro ha individuato lo stadio idoneo in Lecce solo un mese e mezzo, con la differenza che il club calabro ha avuto la certezza della promozione già la scorsa primavera e dunque aveva ampi margini di tempo. Per contro, la Figc potrebbe obiettare che anche il Lecco avrebbe potuto muoversi preventivamente alla ricerca di un nuovo stadio al momento di approdare agli spareggi playoff.

Una cosa è certa: saranno giorni “caldi” per il Lecco e i tifosi blucelesti che sembrano destinati a non potersi mai godere appieno una gioia. Intanto Cellino e il Brescia stanno alla finestra sperando in un ripescaggio dopo la retrocessione. 

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