L’istinto del portiere che salva la vittoria: "Alleno i riflessi per interventi come questi"
Con la parata all’ultimo minuto, Gabriele Fresia ha permesso al Ravenna di battere il Progresso per 1-0. "Qui mi sento a mio agio"
"È stata una parata di puro istinto". Un istinto che ha permesso al Ravenna di battere 1-0 il Progresso, evitare la beffa al 94’ e chiudere il girone di andata al 2° posto, a -1 dal Forlì. Gabriele Fresia è diventato l’eroe di giornata l’altra sera al Benelli. Il boato dello stadio, come se avesse segnato un gol, ha fatto da colonna sonora ai titoli di coda: "Quella parata sul colpo di testa avversario? Non è una cosa che puoi allenare durante la settimana, se non con esercizi propedeutici per migliorare la reattività da vicino e nello stretto. Alla fine però, sono gesti che ti escono, appunto, d’istinto".
Il diciannovenne portiere giallorosso è rimasto praticamente inoperoso per tutta la gara, salvo venire chiamato in causa seriamente all’ultimo assalto avversario: "Ho compiuto solo un altro intervento sulla punizione calciata ad inizio ripresa, ma il tiro è partito basso. Su un campo in queste condizioni, e col pallone scivoloso, avrebbe potuto essere una insidia. Nel primo tempo, abbiamo giocato solo noi, anche se non siamo stati capaci di concretizzare. Con le loro ripartenze avrebbero potuto sempre metterci in difficoltà, soprattutto considerando le mille varianti connesse con le pessime condizioni del campo. Situazioni che avrebbero potuto incanalare l’esito del match in un senso o nell’altro. Nella ripresa invece, il Progresso ha usufruito di 2-3 punizioni dal limite che, per fortuna, hanno dato esito negativo".
Dalla papera alla prima giornata che costò il ko col Prato, all’exploit dell’ultima di andata col Progresso, la parabola di Fresia è stata degna di nota: "Questa crescita – ha proseguito il portiere – è dovuta principalmente al lavoro che viene eseguito quotidianamente con la squadra, con l’allenatore e col preparatore. Mister Marchionni ci lascia il tempo per lavorare, non è un allenatore che mette pressioni, e questo è un aspetto fondamentale". Se la corsa alla promozione sarà veramente una corsa a due col Forlì, lo dirà solo il tempo.
Alla ripresa del 5 gennaio, il Ravenna sarà di scena a Prato. Nel frattempo, fra le certezze, c’è anche quella legata al ruolo di portiere: "L’esperienza di Ravenna – ha aggiunto Fresia – mi sta rendendo sempre più consapevole dei miei mezzi, rispetto a quando è iniziata la stagione. Mi sento più a mio agio, ad esempio, a giocare in campi in erba naturale. Lo scorso anno, quando ero al Vado nel girone A, erano tanti i campi in sintetico. Quest’anno, abbiamo giocato sul sintetico solo a Riccione. Senza dimenticare l’atmosfera che si respira qui a Ravenna e al Benelli, con tanta gente sugli spalti e col tifo della curva. Ravenna è una città che ti segue e che ti sta dietro. È una grande esperienza anche dal punto di vista personale".
Roberto Romin
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