Luca Di Renzo, una giornata da ricordare: "I miei genitori in tribuna, spero restino..."
Contro il Corticella il bomber del Ravenna ha segnato una tripletta. "Ora il mio morale è alto. Il Forlì? Noi dobbiamo vincerle tutte" .

Luca Di Renzo con il pallone della tripletta
Ormai non si ricordava più a memoria d’uomo quando non aveva segnato: cinque partite consecutive a segno per Luca Di Renzo sono un piccolo record, anche se l’esperto attaccante torinese, classe ’90, in ben quattro occasioni nella sua lunga carriera ha superato i 20 gol in serie D. Insomma, sa come si fa. Eppure i 9 gol in cinque gare lo hanno fatto diventare, assieme a Manuzzi, il miglior bomber del Ravenna con 11 segnature. E in ogni caso la data della tripletta con cui Di Renzo ha messo al tappeto il Corticella è da segnare sul calendario: i bolognesi, poi, sembrano essere la sua vittima preferita, visto che l’attaccante ha segnato ai biancoazzurri anche nel girone d’andata, gol che valse poi il successo per 1-0 al "Biavati".
Va detto che Di Renzo non è nuovo a imprese simili, visto che il 10 gennaio del 2016 proprio una sua tripletta mise al tappeto la Novese, sempre in serie D, ma nel girone A quando vestiva la maglia del Chieri. Così Di Renzo festeggia, guardando il pallone della partita. "Sono venuti i miei genitori da Torino – scherza la punta piemontese che diventerà presto padre – per la prima volta quest’anno: magari gli dico di fermarsi a Ravenna tre settimane. Indubbiamente ho avuto la freddezza di saltare il portiere: in questi casi sembra facile ma sono riuscito a portarmela due volte sul sinistro e a segnare. In un mese sono riuscito a fare tante cose e ne sono davvero contento. Ora il morale è alto: nella mia carriera non sono mai entrato tante volte a partita iniziata: anche per la struttura fisica non riesco a entrare e spaccare la partita in 10’".
Gli otto gol presi nelle ultime quattro partite, compresa la finale di Coppa Italia, non sono un bel segnale, anche se poi, Forlì a parte, la squadra ha sempre rimediato: "Ce lo dice sempre anche il mister ma non c’è una spiegazione: andiamo sotto, ci complichiamo la vita, poi c’è sempre una reazione. Chiunque giochi o entri a partita in corso, riesce a ribaltare la gara e portarla a casa. Ma bisogna stare attenti perché sarebbe molto più semplice se passassimo in vantaggio noi".
Lo svantaggio iniziale col Corticella è sembrato anche figlio della sconfitta contro i galletti: "Col Forlì ci credevamo davvero: venivamo dalla vittoria in Coppa Italia, dopo aver rimontato la gara con lo Zenith, a Piacenza non è entrata per un niente: insomma sembrava il nostro momento. In settimana eravamo tutti dispiaciuti per la sconfitta di Forlì: l’abbiamo patito in campo col Corticella, una cosa inconscia ma si è sentito. Adesso dobbiamo pensare a noi: se poi i nostri avversari vinceranno tutte le partite gli faremo i complimenti. Noi ci proviamo: dobbiamo continuare a vincerle tutte".
Ugo Bentivogli
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