Lucchese - Convergenze parallele. Gorgone e società: destini al bivio
Un vertice fra dirigenti avrebbe stabilito che sul trainer deciderà Bulgarella. Cessione del club: nuovi passi
Voci di corridoio dicono che ieri ci sarebbe stato un vertice in società per decidere il destino di Giorgio Gorgone. E i soliti bene informati, quelli vicini a qualche dirigente, aggiungono che, della vicenda, sarebbe stato informato il presidente Bulgarella, al quale spetta, ovviamente, l’ultima parola. E’ chiaro che, in mancanza di una comunicazione ufficiale che deve arrivare solo attraverso l’ufficio stampa della società, oggi pomeriggio Gorgone dirigerà regolarmente la ripresa della preparazione a Saltocchio, in vista della trasferta di domenica a Terni.
Ma ci sono altre "voci" – tutte da verificare – che parlano di una trattativa in corso per la cessione della società (c’è chi ha visto personaggi non ben identificati sabato scorso in tribuna al "Porta Elisa") che dovrebbe arrivare prima della scadenza del 16 dicembre, quando dovranno essere pagati stipendi, contributi ed "annessi" vari, per una cifra importante. Ma, forse, è più probabile che la trattativa possa slittare al termine del mercato di gennaio, quando potrebbero esserci delle novità: non tanto in entrata, quanto, piuttosto, in uscita, allo scopo di "alleggerire" l’attuale foglio paga. Novità che potrebbero riguardare, addirittura, qualche giocatore che ha delle delle richieste, a prescindere che abbia o meno il contratto in scadenza a giugno 2025.
Perché dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che una Lucchese senza Andrea Bulgarella alla guida non può avere un futuro. E sarebbe già molto se l’attuale gruppo dirigente avesse la forza economica per portare a termine l’attuale campionato, senza far prendere punti di penalizzazione alla squadra.
Tutto questo lo vedremo molto presto, come vedremo realmente che fine ha fatto il progetto dello stadio targato-Bulgarella, perché, su questo argomento, sembra essere calato il silenzio anche da parte dell’ amministrazione comunale.
E, mentre aspettiamo che gli eventi facciano il loro corso, la quattordicesima giornata di campionato ha detto che la posizione della Lucchese si è fatta assai critica alla luce dei prossimi cinque impegni molto complicati (i due derby contro Pontedera ed Arezzo, ma, soprattutto, le trasferte di Terni, Pesaro e Sassari) e che alle spalle c’è il Pontedera, staccato di una lunghezza e quattro squadre a soli tre punti (Ascoli, Milan Futuro, Spal e Sestri Levante).
Il compito primario di Gorgone è quello di trovare, compatibilmente con gli infortunati, tre difensori che offrano le migliori garanzie, perché è un dato inequivocabile che la difesa rossonera, con 21 reti al passivo, sia la terza peggiore del girone, dopo quelle del Legnago (31) e della Spal (27). A Terni dovrebbe tornare a disposizione Sabbione, mentre ci sarebbero meno possibilità per Gasbarro, assente da parecchie settimane. Poi ci saranno da valutare le condizioni di Tumbarello. Chiaro che al "Liberati" servirà una prestazione efficace e di temperamento da parte di Coletta e compagni, per evitare una nuova battuta a vuoto.
Emiliano Pellegrini
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