Lucchese - Le mosse del club e il futuro. Vicino il passagio di proprietà: cambia tutto
Se va in porto la trattativa con l’ultima cordata rimasta o con un’altra a sorpresa, subito via Gorgone e il suo staff con Ferrarese
Mentre la squadra è destinata a sgomitare in fondo alla classifica, sperando, a questo punto, di coinvolgere in zona play-out, più che il Milan Futuro (con i rinforzi di peso, come l’ultimo del centravanti Magrassi, è destinato a risalire la china), soprattutto il Pontedera, oltre ovviamente alla Spal – che in dieci (espulso El Kadduri) ha riacciuffato il Perugia con un gol dell’esperto Antenucci (ora facciamo in modo di non rilanciarlo alla grande, dopo Bruzzaniti e Tommasini…) – secondo i soliti bene informati sarebbe imminente il passaggio di proprietà. Dal Gruppo Bulgarella ad una "cordata" ancora non ben identificata.
Si è parlato dei toscani, ma sembra che si siano ritirati in buon ordine di fronte al forte indebitamento e mettiamoci pure anche al fatto che, nel gruppo-squadra, sono al massimo due i giocatori (Saporiti e Quirini), che hanno un certo valore. Sullo sfondo c’è sempre il gruppo siciliano che fa capo al presidente del Ragusa; ma non è escluso che, all’ultimo momento, dal cilindro" dell’"ad" Lo Faso, salti fuori un personaggio conosciuto dal Gruppo Bulgarella, ma sconosciuto a tutti. L’importante, come è sempre stato dichiarato in modo chiaro da parte dell’attuale dirigenza, è che la Lucchese finisca in buone mani, come si dice.
L’impressione è che in settimana non dovrebbe esserci nessun "ribaltone" societario, né tecnico. Ormai è chiaro che, finché decide Andrea Bulgarella, Gorgone, con tutto lo staff, compreso il "ds" Ferrarese, rimarrà al suo posto, nonostante il conclamato "scollamento" con gran parte della tifoseria. Nell’ipotesi, invece, che, nel giro di una decina di giorni arrivi un nuovo proprietario, allora è abbastanza scontato che i primi a fare le valigie saranno proprio allenatore, vice e "ds". Se le cose stanno così, è probabile che anche l’eventuale campagna di rafforzamento possa slittare all’ultima settimana di mercato. Dovrebbe andare avanti quella dello sfoltimento dell’attuale "rosa", della quale continua ad occuparsi Ferrarese. Qui servirebbe subito un nuovo portiere (Palmisani salterà la sfida con la Spal per squalifica), oltre a due difensori, più un interno ed un attaccante esterno, da affiancare a Magnaghi e a Selvini. Se dovesse essere "sacrificato" Saporiti, che se non rinnova, come sembra, andrà via a giugno a parametro zero, di rinforzi ne servirebbero altri. Ma trovare, al tempo stesso, società disposte a prendere quei giocatori che si vorrebbero cedere (come Cartano, Sasanelli, Giacchino, Sabbione ed altri), non è facile.
Con una categoria da salvare, servirebbe una squadra che possa lavorare in tranquillità, sapendo di avere alle spalle la società. Secondo voi, oggi ce l’ha? La risposta è nei fatti.
Emiliano Pellegrini
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