Lucchese - Le nubi sul futuro. Gorgone in bilico, società al bivio

Parte dei tifosi non vuole più il trainer. Il club cercherebbe soci o acquirenti. Mercato: presi Cartano e Mozzillo

8 ottobre 2024
Lucchese - Le nubi sul futuro. Gorgone in bilico, società al bivio

La posizione di Gorgone non è più così stabile dopo il crollo di Perugia

La Lucchese corre ai ripari. Almeno per la difesa. La società ha comunicato di aver acquistato il difensore, classe 2002, Raffaele Cartano. Svincolato dalla Carrarese, indosserà la maglia numero 26 e prenderà il posto di Damiano Ciucci che ha risolto il suo contratto con la Lucchese e approderà in "D". Cartano ha firmato un contratto annuale. La società comunica, inoltre, di aver ingaggiato anche un altro difensroe centrale, classe 2007: Manuel Mozzillo, in arrivo dal Pescara; indosserà la maglia numero 17 e verrà aggregato alla prima squadra, andando anche a rinforzare la "Primavera". Fin qui l’ufficialità.

Intanto, da una parte c’è la squadra, con i suoi oggettivi limiti difensivi, appunto, costruita con il bilancino, viste le ristrettezze economiche; dall’altra dovrebbe esserci la società a fare da scudo a tutto e a tutti e a rassicurare la "piazza" sul futuro. Invece, da quando il presidente Bulgarella è stato costretto (per problemi di salute) a preoccuparsi d’altro e a disertare lo stadio, è venuto a mancare il collante tra la dirigenza e la squadra stessa, di fatto abbandonata a se stessa. Nel mezzo c’é una tifoseria che un giorno si trova a cullare il sogno un piazzamento di prestigio (dopo le vittorie esterne di Ferrara ed Ascoli) e che riempie il "Porta Elisa", ma subito dopo sprofonda nella delusione più cocente per la debacle di Perugia e contesta i giocatori, ma soprattutto Gorgone. A quanto pare, a fine partita, ci sarebbe stato un vivace faccia a faccia tra il trainer ed un gruppo di tifosi (al "Curi" erano quasi in duecento), ai quali non sarebbero andate giù alcune affermazioni fatte dallo stesso tecnico sulla reale forza di questo gruppo e sulle prospettive.

A chi, in estate, è stato d’accordo sulle cessioni di Tiritiello e Benassai, ricordiamo solo che lo scorso anno, di questi tempi, la difesa aveva incassato la metà delle reti di oggi. Ma il problema vero, al di là della classifica, della caratura del gruppo è un altro: la sostenibilità dell’assetto societario e la reale volontà di questo gruppo di andare avanti fino alla fine della stagione. Al riguardo, l’ad Lo Faso, rimasto l’unico a tirare i fili, ha detto davanti al sindaco che la situazione è sotto controllo, comprese le criticità del settore giovanile (al riguardo ci sono, però, voci di segno opposto); che il progetto Bulgarella va avanti; ed ha ricordato che erano state rispedite al mittente certe "avances" estive, ritenute non adeguate. Sarà, ma è quanto meno strano che, tra i tifosi, si sia sparsa la voce che proprio l’ad rossonero stia lavorando, sotto traccia, per trovare un socio minoritario, se non, addirittura, un acquirente. Qual’è la verità? Lo scopriremo molto presto, perché stanno per arrivare le prime onerose scadenze.

Infine la posizione di Gorgone. Non è un mistero che il trainer sia da tempo nel mirino di parte della tifoseria che, dopo Perugia, ne ha chiesto l’allontanamento. Domanda: la società ha la forza per pagare, eventualmente, un nuovo allenatore? E ancora: quali reali colpe possono essere addebitate al trainer?

Emiliano Pellegrini

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