Lutto per il calcio biancorosso. Addio a Modica, storico difensore

Per tutti ‘Ciccio’, gioco tre anni nel Forlì di ‘Vulcano’ Bianchi salendo fino in C1. La figlia. Francesca azzurra di basket.

4 luglio 2024
Addio a Modica,  storico difensore

Addio a Modica, storico difensore

Lutto nel calcio: ieri è morto Francesco Modica, storico e grintoso difensore del Forlì negli anni Settanta. Nato a Piana degli Albanesi (Palermo) il 3 settembre 1952, ‘Ciccio’, com’era chiamato da tutti, era arrivato nel Forlì del presidentissimo ‘Vulcano’ Bianchi nella stagione 1976-77 centrando subito la promozione in C collezionando 30 gettoni; in quella squadra i mammasantissima Brustenga, Luchitta e Salvigni. Modica poi contribuì alla promozione del galletti dalla C alla nascente C1, disputando 29 match con mister Attilio Santarelli; al suo fianco Vianello, Sabato e Morra, poi approdati in serie A, e, soprattutto il ‘Principe’ Paolo Marchini, icona biancorossa. Nel 1978-79 in C1 altre due presenze, prima di lasciare il calcio professionistico. Tra i dilettanti, infine, giocò con Comacchio, Dovadola, Predappio e Vecchiazzano. Modica, poi, ha allenato le formazioni giovanili dello stesso Vecchiazzano e della Sammartinese. Gli ultimi suoi calci a livello amatoriale con Sisa, Juventus Club e Club Forza Forlì.

Nel calcio dei grandi ‘Ciccio’ aveva iniziato nel 1968 col Bagheria in D: due ottime stagioni che gli valsero la chiamata del Palermo (1971-72) dove giocò tre gare in B. Poi, Trapani e Turris in C e Olbia in D, quindi il Forlì. Per lui 225 gettoni in carriera, con 3 gol in campionato.

Sposato a Forlì con la signora Pina, seguì la figlia Francesca, cestista di valore in A con Faenza, Venezia e Umbertite e con ben 87 presenze in nazionale. Dopo il calcio Modica si era stabilito a Forlì dove, mantenendo l’accento siciliano, si era integrato, con l’innata simpatia e l’inconfondibile sorriso. Aveva lavorato con la ditta Crudeli e al Centro Didattico e gestito per anni il Bagno Pierpaolo a Lido di Classe. Domani i funerali con partenza dalla camera mortuaria alle 14.45 per la chiesa di Regina Pacis.

Franco Pardolesi

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