Macrì, che gol: 6 fortissimo: "Forlì, non vedevo l’ora di ripartire"

Il 6-1 dell’esterno è la sesta rete personale: è vicino al proprio record. Già due segnati dopo la squalifica

di MARCO LOMBARDI
3 dicembre 2024
Qui Davide Macrì si coordina e prende la mira: dal suo piede sta per partire il gioiello del 6-1 con cui i galletti hanno demolito il Piacenza (foto Frasca)

Qui Davide Macrì si coordina e prende la mira: dal suo piede sta per partire il gioiello del 6-1 con cui i galletti hanno demolito il Piacenza (foto Frasca)

Un altro gettone nella giostra del gol. Nel firmamento biancorosso splende la stella di Davide Macrì. Il 28enne esterno offensivo romano – autore del 6-1 di stampo tennistico con cui il Forlì ha mortificato il Piacenza, grande delusa del campionato – è salito a quota 6 reti stagionali, portandosi a una sola lunghezza dal proprio record personale in carriera risalente ai tempi della Folgore Caratese e dell’Atletico Terme Fiuggi. Un capolavoro balistico di rara bellezza, il suo, manifesto di qualità non occasionale e propellente ideale per alimentare i sogni di gloria del Galletto.

"È un periodo in cui siamo più tranquilli e ci esprimiamo meglio. Si è visto anche contro il Piacenza, squadra fortissima, soprattutto davanti", scandisce Macrì. Che riavvolge il nastro della gara del ‘Morgagni’: "Averla sbloccata subito, come spesso è capitato ultimamente, ci ha spianato la strada e dato ancora più forza per affrontare la partita". Sull’omogeneità di un organico, quello a disposizione di mister Miramari, capace di sopperire alle plurime defezioni, il numero 10 biancorosso osserva: "Merito del lavoro dello staff tecnico, che porta tutti allo stesso livello. Si nota anche nel momento in cui andiamo in campo: non c’è una squadra titolare, perché chi subentra dalla panchina garantisce lo stesso contributo di chi parte dall’inizio. Anche nell’arco della settimana tutta la rosa lavora allo stesso modo, affinchè chiunque scenda in campo alla domenica possa rendere al meglio".

Il gol? "L’ho voluto fortemente. Dopo il rientro dalla squalifica, fremevo per ritrovare il feeling delle prime giornate e direi che ci sono riuscito. I numeri parlano chiaro: due gol e un assist. Ma la strada è ancora lunga", spiega Macrì. "Penso di poter parlare a nome di tutti i miei compagni – aggiunge –: ognuno ha obiettivi personali che si sommano a quelli di squadra… Prendiamo Petrelli, giocatore fortissimo per la categoria: se comincia a segnare con regolarità, non ce n’è per nessuno…".

Depennato il Piacenza dalla short list delle candidate alla vittoria finale, Macrì individua nel Ravenna l’antagonista principale: "Premesso che reputo il Tau una compagine molto solida e agguerrita, a mio parere è il Ravenna la più temibile per i valori dell’organico: sarà con i giallorossi che dovremo fare la ‘guerra’". I galletti sono avanti di un punto. Sono anche i più forti? "Si vedrà a fine stagione… Certo, siamo consapevoli di essere una squadra molto competitiva, ma come noi ce ne sono altre 3-4".

Una di queste è la Pistoiese, prossima avversaria del Forlì al ‘Melani’: "Ci tengo a giocare al massimo delle mie potenzialità, perché là ho lasciato un pezzo di cuore. Detto questo, cercheremo di replicare la prova offerta contro il Piacenza, certi che davanti ci sarà un avversario forte".

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