Manzo promuove l’Arezzo e detta la linea: "Pattarello richiesto, ma serve l’offerta giusta"

Il patron analizza gli ultimi 12 mesi e tratta il rinnovo con l’attaccante che piace in B: "Chi lo vuole deve sedersi al tavolo con noi"

di Redazione Sport
30 dicembre 2023

Manzo promuove l’Arezzo e detta la linea: "Pattarello richiesto, ma serve l’offerta giusta"

di Andrea Lorentini

AREZZO

"Il 2023 è stato un anno che è andato ben oltre le più rosee aspettative. Avevamo obiettivi ambiziosi e li abbiamo centrati tutti. Dalla promozione in serie C, alle celebrazioni del centenario, al consolidamento, riequilibrio finanziario e sviluppo del club. E per finire in bellezza il successo nel derby contro il Perugia". È un Guglielmo Manzo sereno quello che traccia un bilancio dell’anno che sta per concludersi. "Prima di qualsiasi considerazione voglio ringraziare i nostri tifosi che ci supportano ovunque. Sono fantastici".

Presidente che voto dà all’Arezzo visto fin qui?

"Un voto buono. Potevamo avere qualche punto in più certamente, ma non sarebbe cambiata la sostanza: siamo in linea con l’obiettivo iniziale che è quello di stazionare a metà classifica e salvarsi senza soffrire troppo. E aggiungo un dato". Prego.

"Il mio primo anno abbiamo girato in C a 9 punti in fondo alla classifica. Oggi ne abbiamo 23 e quindi so cogliere bene la differenza. Ci penso ogni mattina quando mi alzo".

L’ambizione di recitare il ruolo di mina vagante lo coltiva ancora?

"Si anche se dobbiamo migliorare sul piano dell’attenzione. In alcuni partite abbiamo pagato un po’ di inesperienza alla serie C. Abbiamo molti debuttanti in categoria. Le ultime due gare senza subire reti sono un bel punto di partenza per crescere nel girone di ritorno".

Cosa dobbiamo aspettarci dal mercato?

"Su questo mi rimetto ai due direttori Giovannini e Cutolo di cui ho totale fiducia. Dovranno indicarmi le linee guida e strategie. Sicuramente andremo a migliorare dove è necessario con entrate, ma anche qualche uscita. Sempre mantenendo equilibrio nei conti".

Pattarello è richiesto in serie B. Potrebbe partire?

"A Roma si dice: quanto entri a casa bussa con i piedi. Traduco: è finito il tempo nel quale si viene ad Arezzo a fare la spesa. Chi lo vuole deve sedersi al tavolo con noi e formulare un’offerta adeguata. Emiliano è un calciatore che ha un valore molto alto, per noi è incedibile. Non ha chiesto di andare via lo voglio chiarire. Poi ci sta che ci possa essere l’ambizione, legittima, di salire di categoria e che il procuratore faccia l’interesse del suo assistito. Ma in ogni caso sempre dall’Arezzo bisogna passare. Tra l’altro stiamo trattando il prolungamento fino al 2026 del suo contratto".

Cosa non ha funzionato con Kozak?

"Non sono un tecnico e non vivo lo spogliatoio quindi non saprei. Al di là delle motivazioni, è una sconfitta per tutti. L’ho detto all’allenatore e anche ai due direttori. Troveremo per lui la soluzione migliore. È un peccato che un giocatore con la sua carriera non sia riuscito ad affermarsi anche ad Arezzo. Purtroppo ci sta che non tutti gli acquisti vengano azzeccati".

Che giudizio dà del lavoro di Indiani?

"Sono soddisfatto del mister. E mi dispiace aver sentito verso di lui un eccesso di critica. Parliamo di un allenatore che ha 100 vittorie in serie C. Se analizziamo il suo lavoro fino adesso è soltanto positivo. Oltre alla promozione dello scorso anno, sta facendo crescere i nostri giovani e ha creato il giusto amalgama nello spogliatoio".

Sul progetto stadio ci sono novità?

"Siamo fermi all’interlocuzione avuta con l’amministrazione comunale qualche mese fa. Sono ottimista che nei prossimi mesi si possa riprende il discorso".

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