Menichini fra bastone e carota: "Così non va, dobbiamo migliorare"
Il tecnico del Pontedera: "So come uscire da questa situazione, ma serve anche maggiore attenzione"
"Sono abituato a certe situazioni e so che c’è solo un modo per uscirne: lavorare e dare tranquillità, infondendo coraggio ai giocatori". A Leonardo Menichini servirà davvero tutta la sua esperienza per raddrizzare la situazione complicatissima in cui si è infilato quest’anno il Pontedera. Dalle parole pronunciate subito dopo la sconfitta nel derby di Lucca, il tecnico sa che per lui è iniziata una scommessa come, senza andare troppo indietro nel tempo, quella fatta l’anno scorso sulla panchina della Turris. Una scommessa vinta all’ultima giornata con la squadra campana portata alla salvezza diretta. "Qualche giocatore – si è anche espresso Menichini al Porta Elisa – va in campo con la zavorra sulla schiena ed è appesantito. Vorrebbe togliersela subito, dopo due-tre giornate, e invece non è possibile, perché questo è un campionato che per il Pontedera si deciderà solo all’ultima giornata, che si deciderà solo alla fine. E noi alla fine dobbiamo arrivarci, ma questa non è la strada giusta per farlo".
Il tecnico evidenzia anche gli errori commessi lunedì sera in partita: "Avevamo preparato la gara in un modo e invece l’abbiamo giocata in u-n altro. Non c’è stata la pazienza di palleggiare e quando abbiamo subito il primo gol è come se ci fossimo tolti un peso. Nonostante tutto eravamo riusciti a pareggiare e tenevamo la partita in equilibrio. Poteva segnare la Lucchese, ma potevamo segnare anche noi. Qualcuno nel secondo tempo è calato e ci sono state delle ammonizioni che mi hanno portato a fare le sostituzioni, però siamo rimasti sempre in partita. Poi il secondo gol ce lo siamo fatti da soli. E questi sono errori. Non voglio gettare la croce addosso a qualcuno, ma ci vuole più attenzione da parte di tutti".
Infine la ricetta da seguire: "Adesso è inutile che ci mettiamo le mani nei capelli, perché non è che in questo modo risolviamo i problemi. I problemi li risolviamo solo avendo fiducia, solo lavorando e cercando di infondere coraggio. Poi quando sarà il momento (il mercato di gennaio, ndr) faremo le valutazioni che ci sono da fare, ma altre medicine per guarire non le conosco". "Capisco la delusione dell’ambiente – conclude Menichini - capisco la proprietà, però questa, purtroppo, è un’annata un po’ così, che sta andando avanti tra un problema e l’altro. D’altronde questa squadra presenta dei limiti ed è mio dovere lavorare per eliminarli". Il tempo a disposizione però è sempre più stretto, anche se delle quattro partite che mancano alla chiusura del 2024, e prima dell’apertura del mercato, il Pontedera ne avrà tre in casa, contro Spal, lunedì sera, Perugia e Legnago, e solo una fuori, a Rimini. Il calendario aiuterebbe....
Stefano Lemmi
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